Salerno – “Non è stato trovato quello che si cercava”: è l’unica indiscrezione che filtra dalle indagini in via San Leonardo 164 a Salerno, dove gli uomini della squadra mobile diretti al dottor Giovanni Di Palma proseguono il lavoro di raccolta degli elementi utili a capire la dinamica della morte di Maria, la sorella più grande 91 enne e di Adele, 87 anni ferita in maniera grave ma fuori pericolo, ancor ricoverata al reparto di Neurochirurgia dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. L’abitazione resta sotto sequestro così come restano cucite le bocche degli inquirenti che stanno passando al setaccio la casa ma anche raccogliendo testimonianza utili tra famigliari e conoscenti. Si fa sempre più avanti l’ipotesi che le due donne hanno aperto la porta a qualcuno che molto probabilmente conoscevano chi le ha aggredite tanto da vincere la diffidenza e a lasciare anche ancora legati i due cani che erano proprio le loro sentinelle. “Due donne brave, accoglienti e d’altri tempi” :le ha definite così questa mattina Don Paolo Carrano il parroco di San Leonardo che conosceva le sorelle Martino ed era solito recarsi presso l’abitazione per la comunione anche del fratello allettato, di cui loro si prendevano cura. E se chi è entrato stesse cercando magari proprio i soldi come le pensioni dei tre anziani? Forse davanti al rifiuto di consegnare la somma di denaro chiesta, la furia dell’aggressore si è scatenata sulle due anziane che poco hanno potuto fare per difendersi. Solo ipotesi naturalmente. Nel frattempo c’è tanta tristezza nella comunità di San Leonardo come ha confessato il parroco augurandosi che anche con il sostegno delle preghiere si faccia presto luce su quanto accaduto.