Caserta – Da stasera, e per tutti i venerdì di luglio, sono di scena alla Reggia di Caserta “Le notti della Meraviglia”, una serie di appuntamenti serali relativi alla mostra “Frammenti di Paradiso – Giardini nel tempo”, inaugurata lo scorso primo luglio, e all’incanto degli Appartamenti Reali al chiarore lunare. Ingressi dalle 19.30 alle 23.30 (ultimo ingresso alle 22.15): sarà possibile visitare l’esposizione negli Appartamenti della Regina che raccoglie oltre 150 rappresentazioni dei giardini, dal Rinascimento ai primi anni dell’Ottocento arrivando poi ad un selezionato nucleo di opere di artisti contemporanei, percorrendo e scoprendo diversità di paesaggi, modelli culturali e stili di vita. Sarà inoltre possibile proseguire nel percorso della mostra “Il Piccolo Principe – Giuseppe Sanmartino alla Reggia di Caserta”, con il cerimoniale delle nascite dei reali al tempo dei Borbone. Ma intanto la mostra “Frammenti di Paradiso” finisce nel mirino dei sindacati, che da giorni protestano anche con astensione dal lavoro, per la cronica carenza di personale.
Il sindacato Unsa, in una nota a firma del segretario nazionale Giuseppe Urbino, bolla come inopportuna l’allestimento della mostra (dal primo luglio al 16 ottobre) mentre il personale della vigilanza “non è più in grado di assicurare la tutela del Complesso Vanvitelliano. La carenza di personale alla Reggia (età media dei dipendenti 60 anni circa) è un problema denunciato da anni, ma sistematicamente ignorato dai vertici nazionali del Ministero e dai dirigenti locali. Il Direttore della Reggia Tiziana Maffei – aggiunge Urbino – ha pensato bene di programmare la mostra dal primo luglio, periodo questo molto particolare considerato il numero ridotto di personale che si ridurrà ulteriormente per le meritate ferie. Inoltre lo stesso Direttore ha pubblicato un interpello interno per il personale, al quale purtroppo non c’è stata alcuna adesione, vista la particolare situazione. Il direttore Maffei – prosegue il sindacalista – tenta di fare le ‘nozze con i fichi secchi’, incaricando personale di supporto Ales (Società in House del Ministero) e quindi, facendo fare da “tappabuchi” a questi lavoratori che hanno però orari dissimili dal personale di ruolo e possono svolgere essenzialmente mansioni di supporto; si rende quindi la necessità che comunque deve presenziare per alcune operazioni il personale di ruolo, che contemporaneamente deve sopperire al disimpegno di altre attività di servizio, per poi riprenderle subito dopo”.