NAPOLI – La notte scorsa è andato a fuoco il tetto del Museo Madre. A sprigionare le fiamme, secondo i Vigili del Fuoco, i fuochi pirotecnici che, come tutte le sere d’estate, sono stati sparati in strada.
Come per uno scherzo del destino, quest’incendio ha preceduto di poche ore la condanna a 5 anni e 4 mesi di un vigilante per un crollo verificatosi in un altro luogo della cultura di Napoli, Città della Scienza, in seguito all’incendio del 2013.
Sta di fatto che così l’ha commentato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli: “Sono anni che combattiamo contro l’usanza barbara e incivile di sparare illegalmente botti ovunque e a tutte le ore. I trogloditi che infestano il nostro territorio sparano ogni giorno e a tutte le ore bloccando le strade, provocando danni al verde pubblico e ai monumenti e svegliando le persone nel cuore della notte. Hanno dato fuoco ad opere d’arte, ad alberi, ad abitazioni, a parchi e giardini. Eppure, il contrasto verso chi si comporta in questo modo indegno è praticamente pari a zero“.
“Purtroppo – ha concluso Borrelli – quello del museo Madre è solo l’ultimo di una serie infinita di episodi indegni che accadono, ormai, nell’indifferenza generale“.