NAPOLI – Carlo Calenda al Circolo Canottieri per presentare il suo terzo libro “La libertà che non libera” ha detto 7 cose veloci e concrete ai giornalisti che lo attendevano.
La prima: “A Napoli fa caldo, ma mai come a Roma”.
La seconda: “Urka se c’è caos nella coalizione di Governo! Salvini e Conte vanno avanti a giorni alterni a dare penultimatum a Draghi”
La terza: “Il Pnrr rischia di diventare l’ennesima occasione persa per il Mezzogiorno perché qui le amministrazioni locali non hanno le risorse per metterlo a terra partecipando proficuamente ai bandi. Noi abbiamo fatto una proposta concreta a tal proposito per affidare a società esterne questo lavoro o utilizzare 2 miliardi di euro per dotarle del personale giusto”.
La quarta: “Manfredi? A 9 mesi dalla sua elezione è ancora troppo presto per giudicarlo. Di sicuro, è una persona perbene e la situazione di Napoli, pur ancora pericolante, lo è meno di quella di Roma. Bisogna dargli tempo” (Azione, l’anno scorso, decise di sostenere la corsa a sindaco di Antonio Bassolino, ndr).
La quinta: “Perché io devo stare con Di Maio che è un disastro umano?”
La sesta: “La corrente centrista? Non so che sia”
La settima: “La legge elettorale non cambierà. Ma a noi va bene così”.