Avellino – “Dobbiamo non drammatizzare ma tenere gli occhi aperti. Ieri la Campania ha avuto il numero più alto di positivi in Italia”. Così il Governatore della Regione, Vincenzo De Luca, questa mattina all’inserimento del consiglio della Camera di Commercio. “Siamo una regione difficile, a rischio per la densità abitativa che abbiamo. I nostri epidemiologi prevedono che avremo il picco di questa nuova ondata a fine luglio. E’ evidente che con questi numeri – avverte De Luca – Dobbiamo prepararci ad una estate e fine autunno delicati. Ci stiamo preparando per garantire il massimo di assistenza, serenità e sicurezza ai nostri cittadini. Ci vuole grande senso di responsabilità. Sanno tutti i direttori generali che prima di andare in ferie dobbiamo aver definito tutti i piani di emergenza”.
Poi sulla Camera di Commercio: “La mia presenza qui è una segno di sensibilità e di rispetto per le aree interne. Il consiglio della Camera di Commercio si insedia dopo anni perché ci sono stati problemi interni. Abbiamo deciso l’accelerazione sulla base del parere del Ministero dello Sviluppo che ha legittimato i vecchi eletti. Cercherò di spiegare agli amici della Camera di Commercio che abbiamo una situazione economica delicata e farò un appello affinché ci siano scelte unitarie anche negli organismi dirigenti. Mi auguro – continua De Luca – un clima di collaborazione perché sono tempi delicati. Questo servirà ad affrontare al meglio l’emergenza dei prossimi mesi. Abbiamo emanato bandi per centinaia di milioni di euro che vanno utilizzati a pieno. Si apre una nuova pagina all’insegna della collaborazione e dello sviluppo delle aree interne”.
Per il Governatore, il Pnrr ha un limite di centralizzazione. “Che il Ministero faccia i bandi da Roma per realizzare le scuole nei Comuni della Campania e nelle aree interne mi pare una cosa ridicola. Che si usino fondi del Ministero del Mezzogiorno per una sorta di interventi a pioggia che non cambiano di una virgola i problemi strutturali, penso ai problemi idrici, è un elemento di preoccupazione. La centralizzazione funziona per il Ministero delle Infrastrutture perché i soggetti attuatori sono grandi aziende, come Ferrovie dello Stato e Anas, che hanno capacità di realizzazione. Con il Ministero delle Infrastrutture abbiamo una ottima intesa e i programmi sono concordati con la Regione Campania.
Parlando della risorsa idrica, De Luca pone l’attenzione sul progetto della diga di Campolattaro, “opera strategica, il più grande intervento che facciamo in Regione Campania con un finanziamento maggioritario della Regione”. E rilancia: “Vogliamo realizzazione un grande proteggo per l’autonomia idrica della Regione attraverso i vasi collinari e chiudere la contrattazione con l’Acquedotto Pugliese per quanto le acque irpine”.
Infine sull’Alto Calore: “Sconta qualche decennio di allegria amministrativa. Qualcuno potrebbe dire di porcherie clientelari. Sono tanti i debiti accumulati che ancora oggi non si sa come ne usciamo fuori. Come Regione ci siamo dovuti caricare i debiti degli anni Novanta della sanità. Ricordo che per questo la Campania paga 200 milioni di euro di interessi all’anno. Paghiamo il 5 per cento anche per debiti fatti negli anni Cinquanta e sarà così fino al 2035”.