Napoli – ”Aspettiamo settembre per fare i richiami del vaccino, è assolutamente necessario fare la quarta dose nelle Rsa, per gli ultra settantenni e ottantenni perché per l’80 per cento l’attuale vaccino rimane efficace anche nei confronti delle nuove varianti”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Fb. Rispetto ai nuovi vaccini che dovrebbero essere pronti a settembre per le nuove varianti, De Luca ha evidenziato che ”ad oggi non abbiamo alcuna certezza né sulla produzione né sull’efficacia effettiva contro le varianti Omicron 4 e 5”.
‘‘I posti letto riservati a pazienti covid sono già in larga misura occupati e questo vuol dire che dobbiamo ridefinire il piano covid per la nostra sanità”. Lo annuncia il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta facebook rendendo noto che in queste ore si terrà una riunione con i direttori generali per definire un piano A, un piano B e piano C ”in base alla gravità e alla diffusione del contagio”. Al Cardarelli di Napoli, al Ruggi di Salerno e all’ospedale di Nola vi è già il 100 per cento di occupazione posti letto covid, l’88% al Cotugno, il 94% alla Federico II, 100% all’ospedale di Caserta”.
“Questo piano – ha aggiunto De Luca – deve essere definito nelle prossime ore, dobbiamo essere pronti per ogni evenienza per dare serenità ai cittadini: non possiamo approvare le misure a settembre, dobbiamo essere pronti da oggi”.
Secondo i numeri riferiti, negli ospedali della Campania attualmente sono 770 i posti letto riservati a pazienti covid e 76 i posti di terapia intensiva per malati covid, le percentuali di occupazione sono del 60 per cento per i ricoveri ospedalieri e del 40 per le terapie intensive. Ma in alcune realtà si è già raggiunto o ci si avvicina al 100% di occupazione dei posti letto.
“Il governo nazionale non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca.
Noi come Campania abbiamo dovuto fare una proroga a carico della Regione fino al 31 agosto per non mandare a casa i dipendenti.
Sono cose vergognose: è come se noi il Ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta facebook. Parole alle quali ha reagito il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di una visita a Nisida, sottolineando che “le polemiche fanno male e soprattutto a chi le fa”.
De Luca ha sottolineato che “ancora oggi non è stato definito l’obbligo dell’uso delle mascherine negli uffici pubblici. Abbiamo la sensazione di navigare a vista e intanto il Governo e il ministero della Salute non hanno ancora deciso il riparto del Fondo sanitario nazionale per quest’anno: siamo a luglio e il riparto ancora non c’è. Roma semplicemente non esiste”, ha concluso.
Il piano A a cui si lavorerà nelle prossime ore, per affrontare l’emergenza Covid prevede – secondo quanto spiega il governatore della Campania, Vincenzo De Luca – ”il dover iniziare a chiudere i reparti ordinari in maniera graduale in relazione e in proporzione alla domanda di ospedalizzazione dei pazienti covid. Ogni direttore generale di Asl e Azienda deve essere già pronto a misure straordinarie che servono per il 20 per cento, poi per il 50 e poi per 100 per cento e non possiamo avere pazienti per terra”.
Una scelta che ha evidenziato il governatore ”determina problemi per i cittadini che hanno altre patologie ma non abbiamo alternative. Servono grande rigore e organizzazione da subito”. Nel piano A De Luca ha indicato anche la necessità ”di ragionare su un’utilizzazione molto maggiore di farmaci antivirali e monoclonali, adoperati in misura insufficiente nei mesi scorsi, per evitare ospedalizzazioni” e ”di un piano organizzato per un impegno straordinario dei medici di famiglia e delle farmacie perché è impensabile che riapriamo tutti i centri di vaccinazione covid che avevamo un anno fa”.