Salerno – “Allo stato la normativa non prevede uno stanziamento di risorse ulteriori per il proseguimento delle attività delle USCA a far data dal 1° luglio”: non lascia adito a dubbi la nota inviata ai Direttori Generali delle asl campane e quindi anche dell’Asl di Salerno sulla chiusura a partire da domani delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Si chiude perché non è stato previsto un ulteriore stanziamento ma anche perché come ha spiegato il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, responsabile Covid dell’Asl Salerno non ci sono condizioni che lo richiedono perché la maggior parte delle persone ormai provvede ad effettuare il tampone in farmacia.
“Siamo fuori dalla pandemia e dall’emergenza dal 30 marzo, ma il virus non ha tenuto conto di questa scadenza e continua a crescere in condizioni però meno pericolose rispetto a prima”. Ieri su oltre 5000 tamponi tracciati sono stati soltanto 700 quelli effettuati in tutta la provincia di Salerno presso le Usca a dimostrazione di un’attività ridotta. “Ovviamente l’Asl si farà carico comunque di garantire l’assistenza domiciliare dove necessaria” ha chiarito il dottore Saggese Tozzi. La nota della Regione lascia aperta una porticina per il personale, aggiungendo che, “al fine di non disperdere le competenze acquisite, può prendersi in considerazione l’opportunità di un proseguimento delle collaborazioni professionali in essere, nell’ambito degli istituti contrattuali vigenti e delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente”.