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Il Prefetto di Avellino Paola Spena ha presieduto un tavolo di coordinamento per fare il punto sulle misure di prevenzione e contrasto ai rischi connessi agli incendi boschivi e di interfaccia di carattere urbano-rurale, pianificate dai vari livelli di governo impegnati sul territorio.

La problematica è stata affrontata insieme ai vertici delle Forze dell’Ordine, al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, al dirigente dell’Ufficio regionale di Protezione Civile, ai rappresentanti della Provincia, di Anci e delle Comunità Montane, oltre agli esponenti delle società concessionarie dei tratti autostradali, di ANAS spa, di Ferrovie delle Stato, di Enel distribuzione e Terna.

Il tema riveste carattere di estrema importanza per l’Irpinia, connotata da un territorio molto ampio, con un patrimonio boschivo di grande pregio, ma al tempo stesso molto fragile, le cui problematiche idrogeologiche sono aggravate, per le dirette conseguenze sul terreno, dagli incendi che, se non limitati attraverso un efficace programma di prevenzione, rischiano di devastare intere aree.

Il Prefetto ha sottolineato, quindi, l’obiettivo della riunione, volta ad acquisire un quadro complessivo delle iniziative messe in campo, in modo da elevare la capacità di reazione e intervento dell’intera e articolata rete di prevenzione, finalizzata a limitare al massimo i danni. E’, infatti, fondamentale, per affrontare il fenomeno, un approccio integrato tra tutte le componenti chiamate a concorrere al complesso sistema di protezione civile, già sensibilizzate con apposite circolari prefettizie, anche alla luce delle raccomandazioni impartite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e della dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi dal 15 giugno al 20 settembre p.v,,.

E’ stata condivisa, in linea con il Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi 2021-2023, l’importanza di una strategia operativa che si avvalga del coordinamento di tutti gli attori statali e locali impegnati nell’azione di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi, garantendo l’implementazione della circolarità dei flussi informativi ed evitando sovrapposizioni.

Il Prefetto ha, altresì, evidenziato che le misure pianificate devono essere accompagnate dal dispiegamento di iniziative di vigilanza e monitoraggio del territorio ad opera degli Enti competenti e delle Forze dell’Ordine nell’ambito delle più generali attività di controllo, a presidio delle aree più a rischio, in un’ottica di prevenzione di ogni situazioni suscettibile di innesco di incendi oltre che di repressione di reati e condotte dolose.

E’ stata parimenti sollecitata l’attenzione delle Amministrazioni comunali, che sono le sentinelle sui territori, in merito alla cura del territorio, con particolare riferimento alle aree incolti ed ai cumuli di rifiuti, alla corretta manutenzione degli idranti – come segnalato in particolare dai Vigili del Fuoco, che sono il primo presidio di soccorso ed intervento nelle aree colpite dagli incendi – ed all’istituzione ed aggiornamento del “catasto delle aree precorse dal fuoco”, ai sensi della legge n. 353/2000, anche al fine di acquisire una completa mappatura degli ambiti comunali maggiormente esposti a rischio incendio, da inserire nelle pianificazioni locali di protezione civile, la cui adozione e/o aggiornamento è stata fortemente raccomandata dal Prefetto.

Al riguardo è stata anche sottolineata l’urgenza dell’adozione delle ordinanze comunali discendenti dalla normativa regionale, definendo tempestive ed efficaci procedure di allertamento del sistema locale di protezione civile ed una adeguata attività di informazione della popolazione in merito ai comportamenti da seguire.

Il rappresentante del sistema di protezione civile regionale ha evidenziato anche l’attività di formazione dei volontari, con particolare riguardo alle figure dei DOS, essenziali nell’ambito delle azioni AIB.

Le Comunità Montane del territorio irpino, nel segnalare le difficoltà operative dovute alla scarsità di risorse assegnate per gli specifici compiti di prevenzione degli incendi boschivi, hanno illustrato le procedure organizzative virtuose che in alcuni casi hanno messo in campo per superare le criticità esistenti.

Una sensibilizzazione è stata rivolta anche ai gestori di autostrade, strade statali e provinciali, oltreché a Ferrovie dello Stato, perché vengano assicurati costanti interventi di manutenzione, con la pulizia e la rimozione della vegetazione erbacea a bordo di strade e reti ferroviarie per limitare il possibile innesco di focolai. I referenti presenti hanno assicurato l’attivazione delle azioni di competenza, con strutture operative h 24. Anche i gestori di Terna e Enel hanno confermato la piena operatività delle procedure, come da rispettivi protocolli.

“La scorsa stagione estiva è stata caratterizzata dal verificarsi di numerosi incendi – ha evidenziato il Prefetto Spena – alcuni dei quali di notevoli dimensioni, con un forte impatto sull’ambiente. E’ indispensabile potenziare gli strumenti di coordinamento per la lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia, per favorire un lavoro di squadra, indispensabile per affrontare nella maniera più efficace possibile un fenomeno che colpisce le aree più esposte e vulnerabili del territorio”.