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Napoli – La Suprema Corte di Cassazione, Sez. 6, accogliendo il ricorso dell’avvocato Vittorio Fucci, ha annullato il provvedimento del Tribunale del Riesame di Napoli, che confermava l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere per Gaetano Arena, di Montesarchio, di anni 42, ritenendo la Cassazione stessa che l’Arena non andava arrestato. Pertanto, sono stati rinviati gli atti al Tribunale del Riesame per un nuovo giudizio che dovrà attenersi ai canoni indicati dalla Cassazione.

Come si ricorderà, Arena fu coinvolto nel maxi-blitz del 28 marzo scorso che portò all’esecuzione di 11 misure cautelari. Gaetano Arena, personaggio già noto alle cronache, che tra i suoi vari precedenti conta anche un omicidio che fece scalpore, insieme al fratello Maurizio era considerato a capo del gruppo che gestiva il traffico di droga in Valle Caudina.

Gli arresti erano fondati su intercettazioni telefoniche ed ambientali e su dichiarazioni di vari acquirenti di sostanza stupefacente, oltre che su appostamenti dei Carabinieri. La Cassazione, accogliendo il ricorso proposto dal difensore, avvocato Vittorio Fucci, è stata di diverso avviso rispetto al GIP di Benevento e al Tribunale del Riesame di Napoli.