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Benevento – La volata è stata lanciata e la voglia di abbandonare quelle due paroline, ‘facente funzione’, per diventare effettivamente padrone di casa presso la Provincia di Benevento, è grande.

La candidatura di Nino Lombardi ha praticamente messo d’accordo tutti o quasi, il Pd ha espresso la voglia di rappresentare un’alternativa alla scelta più scontata. Una chiacchierata con l’attuale sindaco di Faicchio per capire come ha trovato l’ente provinciale dopo le inchieste giudiziarie dei mesi scorsi e come dovrebbe essere, almeno nella sua testa, dal giorno dell’elezione in poi. Il vantaggio, ovviamente, è quello di aver avuto la possibilità, dato il ruolo di facente funzione, di aver tastato il terreno e cominciato a lavorare con largo anticipo generando consensi e affrontando problematiche nell’immediatezza.

Non tutto liscio, però. La decisione di annullare il concorso presso la Provincia per l’inserimento di 16 figure all’interno dell’ente ha fatto storcere il naso ai sindacati e avvicinato l’ombra del sospetto a chi ha sempre pensato alla politica e al lavoro come territori di favoritismi.

Lombardi, decidendo di annullare in attesa dell’elezione del Presidente, ha inteso, invece, muoversi in una direzione completamente opposta. Una spiegazione che comunque ha lasciato del malumore.