Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Pur di reperire soldi per acquistare la droga non esitavano ad aggredire costantemente la madre colpendola con calci e pugni, o a vendere gli oggetti preziosi di quest’ultima, o a sfasciare mobili e suppellettili al fine di convincerla a cedere alla pretese economiche. E’ l’accusa a carico di due fratelli di Aversa (Caserta) di 33 e 36 anni, arrestati dalla Polizia di Stato e condotti in carcere su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord per i reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personale aggravati. Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord hanno svelato un quadro familiare molto cupo e violento, fatto di continue scenate, aggressioni fisiche, di cui la donna era la vittima quotidiana; solo quando il marito e il terzo figlio la sostenevano, riusciva a dire no alle continue richieste dei due fratelli, che ogni giorno volevano consumare droga. La maggior parte delle volte però la donna era costretta a cedere a consegnare quei pochi soldi che aveva. Il 6 giugno scorso però, dopo l’ennesima aggressione, in cui era stata minacciata, offesa, strattonata e colpita con schiaffi e calci, la donna ha raccolto tutto il coraggio che aveva e si è presentata al Commissariato della Polizia di Stato ad Aversa per denunciare i due figli; le indagini sono state immediate e hanno riguardato solo gli ultimi due anni, da quando uno dei due fratelli è uscito di carcere in cui era finito per reati di droga. Uno degli indagati, irreperibile da giorni, è stato rintracciato in casa di un amico sul litorale domizio.