Dopo l’incendio divampato nella notte di sabato 18 giugno presso il complesso industriale “ex Fatme”, i tecnici Arpac come da protocollo si sono recati sull’area interessata, prelevando due campioni di materiale della struttura collassata.
Gli esiti degli accertamenti sulla zona confinata hanno evidenziato la presenza di amianto (tipo crisolito e crocidolite). Fortunatamente, invece, il campionamento effettuato su tutta l’area circostante, per verificare l’eventuale contaminazione da fibre di amianto aerodisperse, ha dato esito negativo (0 fibre per litro).
In ottemperanza a quanto disposto dall’Arpac si sta predisponendo una ordinanza sindacale per la corretta rimozione e lo smaltimento del materiale combusto ai sensi delle norme vigenti nel più breve tempo possibile.
Sono tuttora in corso le indagini per appurare la presenza di altri inquinanti atmosferici potenzialmente dispersi, tra cui diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici, PM10, acido cloridrico, acido solfidrico, metalli pesanti, i cui risultati verranno diffusi non appena disponibili.
L’amministrazione De Prisco è sin dalle prime ore e tuttora in comunicazione costante con gli enti preposti alla gestione dell’emergenza al fine di tutelare la salute pubblica.