Benevento – Arrivano novità sul caso di Antonio Pagnano, il giovane di Colle Sannita morto all’età di 26 anni, il 5 febbraio del 2020, all’ospedale San Pio di Benevento. Il ragazzo, come si ricorderà, era stato operato il 29 novembre del 2019 in un altro ospedale del capoluogo, la clinica Santa Rita, per un intervento, solitamente, ritenuto di routine: l’asportazione di una cisti. Dopo la morte i familiari del 26enne di Colle Sannita presentarono una denuncia all’autorità giudiziaria, con il fascicolo affidato al sostituto procuratore Maria Colucci che aveva chiesto l’archiviazione. Alla decisione del Pm, si opposero i familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Antonio Leone e Francesco Del Grosso. I legali fissarono una camera di consiglio davanti al giudice, che questa mattina si è tenuta al Tribunale di Benevento, dinanzi al gip Gelsomina Palmieri. Gli avvocati difensori hanno chiesto di non archiviare le indagini e il gip vista la complessità della materia si è riservato. La decisione arriverà all’inizio della settimana prossima.
LA STORIA
Il 26enne, studiava in Svizzera, ma era tornato a casa per sottoporsi all’intervento chirurgico. Era stato operato nella clinica Santa Rita di Benevento. Un intervento che avrebbe dovuto essere di routine, l’asportazione di una cisti. Qualcosa, però, non era andato per il verso giusto. Tanto che nei giorni successivi era stato operato di nuovo. La situazione era precipitata ed era stato disposto il ricovero, con trasferimento all’ospedale Rummo di Benevento, dove il ragazzo è deceduto dopo mesi di agonia, nonostante tutti i tentativi dei sanitari di salvargli la vita.