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Impazzano nelle aziende i buoni acquisto ed i servizi di welfare aziendale, messi a disposizione dei dipendenti per coniugare meglio la loro vita professionale e lavorativa e contribuire al loro benessere personale.

I buoni acquisto sono strumenti estremamente versatili, che si adattano alle esigenze di ogni collaboratore. I tradizionali regali, per quanto graditi, potrebbero non incontrare le effettive necessità dei collaboratori aziendali.

Al contrario, i buoni acquisto, possono essere utilizzati dai fruitori finali come meglio credono. C’è chi li usa per fare benzina, chi per fare la spesa e chi per dedicarsi allo shopping nei negozi online o fisici.

L’importante è rivolgersi presso esercizi commerciali convenzionati.

É opportuno sapere che i buoni acquisto devono essere utilizzati per il loro intero valore commerciale, ma se ne possono accumulare diversi per ogni singola spesa.

I buoni acquisto sono così apprezzati dai dipendenti poiché non sono tassati e non fanno reddito, quindi non si aggiungono all’imponibile IRPEF annuale

In pratica è possibile accedere a vari servizi relativi alla cultura, alla salute ed al benessere senza pagare alcuna tassa sull’importo erogato dall’azienda.

Non viene quindi intaccato lo stipendio del collaboratore ed il potere d’acquisto delle famiglie viene notevolmente potenziato, condizione che favorisce una maggiore vivacità per l’intero sistema economico nazionale.

Tutti i punti vendita convenzionati, dalle pompe di benzina ai supermercati fino a tutti i diversi e-commerce, hanno la possibilità di farsi conoscere e di conquistare e fidelizzare nuovi clienti.

Senza dimenticare che le stesse aziende traggono grandissimi benefici se adottano politiche di welfare aziendale finalizzate al benessere dei loro collaboratori.

Le persone che beneficiano dei buoni acquisto o dei servizi di welfare sono risultate molto più produttive ed inoltre sviluppano un forte senso di appartenenza verso il brand per il quale lavorano.

Recenti indagini hanno dimostrato che, nelle società dove si adottano politiche di welfare, si è ridotto notevolmente il tasso di turnover e di assenteismo.

Le aziende quindi non devono cercare e formare continuamente personale, risparmiando un bel po’ sui costi di selezione e di recruiting.

Inoltre bisogna considerare che le aziende che adottano costantemente politiche finalizzate al benessere dei dipendenti hanno un maggior appeal nel loro settore di riferimento e, quindi, possono attrarre più facilmente i giovani talenti.

A questi utili strumenti si affiancano poi i servizi di welfare aziendale, finalizzati a migliorare la qualità della vita dei dipendenti e conciliare la vita lavorativa e professionale.

Alcune forme di welfare sono addirittura previste dai contratti nazionali, ma in molti casi sono le aziende che decidono di adottarli per innalzare il livello di soddisfazione e di benessere dei loro dipendenti, che a loro volta possono usarli per l’istruzione, la cultura, i viaggi, la previdenza o la salute.