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Caserta – Non bastano i danni alle colture nei campi, le orde fameliche di cinghiali si scatenano anche sui semi, distruggendo i raccolti prima di nascere. È una delle motivazioni che ha spinto la Coldiretti Caserta a rivolgersi direttamente al Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo. In una nota firmata dal presidente Manuel Lombardi e dal direttore Giuseppe Miselli, si chiede al Prefetto l’apertura di un tavolo permanente su un’emergenza che non solo non vede soluzioni all’orizzonte, ma peggiore e si allarga ulteriormente. Oltre ai danni alle colture agricole e ai rischi per l’incolumità delle persone, si aggiunge la peste dei cinghiali, un’infezione virale che minaccia pericolosamente gli allevamenti dei suini della provincia di Caserta e di tutta la regione. La peste dei cinghiali è oramai quasi arrivata ai confini tra Lazio e Campania. Nel testo inviato anche all’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo, al servizi territoriali del Criuv, dell’Asl e dei Carabinieri Forestali, la federazione provinciale Coldiretti Caserta comunica di aver ricevuto da parte dei soci e di cittadini comuni molte segnalazioni in relazione alla presenza di branchi di cinghiali che si muovono liberamente nei campi causando danni alle colture non solo erbacee ma anche arboree.
“Il proliferare incontrollato dei cinghiali – scrivono Lombardi e Miselli – ha aggravato i pericoli per le persone, con l’aumento degli incidenti. Difatti non più tardi di tre settimane fa, nel territorio del Comune di Pietramelara, un giovane di Baia e Latina, di appena 18 anni, ha perso la vita in un incidente d’auto causato da un cinghiale che ha tagliato la strada.
Pur apprezzando gli sforzi compiuti da tutte le autorità e dalle istituzioni regionali e provinciali, Coldiretti Caserta chiede di affrontare questa emergenza in modo definitivo, anche in considerazione delle scarse risorse umane, peraltro volontarie, dedicate al contenimento della specie. Il tavolo permanente chiesto al Prefetto ha l’obiettivo di mettere insieme tutti i soggetti coinvolti per accompagnare e assicurare il regolare esercizio delle attività di controllo, individuando una procedura uniforme per l’attuazione dei piani di controllo e contenimento in ambito urbano a livello provinciale e regionale”.