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San Gregorio Magno- È l’evento più atteso dell’anno nel territorio salernitano, e dopo lo stop imposto dalla pandemia, ritorna nel Tanagro con musica, fede e folklore.
È l’evento dell’antico rito della Turniata che ritorna ogni 15 giugno, nei comuni di San Gregorio Magno e Ricigliano, nel salernitano.
Una festa dalle origini antichissime che si fonda sulla devozione religiosa a San Vito Martire, santo patrono protettore degli animali.
La “Turniata” è nata come rito di origine pagana, nei comuni italiani di San Gregorio Magno e Ricigliano e con il passare dei secoli, è stata tramandata di generazione in generazione nelle famiglie di pastori, fino ad arrivare ai giorni nostri.
All’evento greggi, mandrie, singoli animali tra cui pecore, mucche, cavalli, asini e capre, assieme ai pastori, turnano cioè girano insieme ai pastori, tre volte intorno alla chiesa di San Vito Martire e se durante la corsa qualche animale entra in chiesa, diviene proprietà del Santo.
Bestiame, che in occasione della Turniata viene “addobbato” e colorato a festa dai pastori e che viene benedetto dal parroco.
Un rito antico segno di buon auspicio per la prosperità e l’abbondanza dei raccolti di pastori e contadini, che si ripete ininterrottamente per secoli.