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“Spero che tutto questo dolore, come ogni volta, possa servire a qualcosa”. Queste le parole con cui Maria Venditti chiude il suo post a commento di quanto accaduto la scorsa notte a Telese (leggi qui). 

Questo – ha scritto su facebook la presidente del Consiglio Comunale di Telese Terme – è ciò che resta della mia auto, dopo che qualcuno l’ha destinata alle fiamme questa notte.
L’intervento pronto delle forze dell’ordine, la collaborazione dei vicini, dei coinquilini ha non solo evitato una strage ben più grossa ma ci ha anche permesso di ricostruire l’accaduto con prontezza.
Non so se c’è qualcosa che io debba capire, non so se c’è solo da dimenticare. Mi é di certo consegnata, adesso, tutta la fatica e lo sforzo di cercare una soluzione, di impegnarmi nella risoluzione dell’atto inqualificabile e dello sgomento che lascia. Non da sola, posso confidare in ciò. Ho avuto accanto fin da subito la vicinanza fattiva dei miei affetti, della mia comunità. L’impegno immediato delle forze dell’ordine. É nel loro lavoro che confido, ora più che mai.
Colpire la mia auto é stato, nel mio caso, colpire la mia persona direttamente. Significa impedirmi la libertà di movimento, la possibilità di autonomia. Muoversi in sedia a rotelle elettronica vuol dire avere un’auto con un allestimento specifico – peraltro costoso e difficile da reperire – per potersi concedere la mobilità indispensabile, oltre che necessaria, senza possibilità di alternativa.
Questa mattina l’ho realizzato nella sua brutalità, quando a fronte della chiamata per l’interrogatorio in Commissariato di Polizia ho risposto “Certo, arrivo subito!” per poi dover ritrattare con un “Mi perdoni, senza la mia auto non posso raggiungere il Commissariato. Potremmo vederci da me?”
Ringrazio quanti di voi ci sono e ci saranno.
Spero che tutto questo dolore, come ogni volta, possa servire a qualcosa”.