Torre del Greco (Na) – Inizia ufficialmente l’era Canzi alla Turris. Il neo tecnico dei corallini, chiamato a raccogliere l’eredità di Caneo, è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa. L’ex allenatore dell’Olbia, originario di Milano, ha affrontato diversi argomenti durante la sua “prima uscita” da tecnico della compagine di Torre del Greco.
Impatto – La città l’ho vista poco per questioni di tempo, ma l’impatto è stato senza dubbio buono. Con la società il discorso è diverso perché ci stiamo sentendo da tempo e, quando è terminata la stagione, l’interesse è stato reciproco.
Scelta – Ho vissuto una stagione positiva, poi è capitata una cosa bella per un tecnico: è squillato il telefono. Ci sono tanti allenatori e poche società, questo è un dato oggettivo. La Turris mi ha colpito per la determinazione, una società che in serie C può essere un esempio virtuoso.
Organico – E’ evidente che la Turris viene da una stagione strepitosa, nonostante i momenti di difficoltà. Sicuramente avremo una rosa di alto livello, stiamo facendo dei ragionamenti insieme alla società. Siamo ancora a un livello embrionale ma stiamo lavorando.
Mourinho – Mourinho aveva detto che se i suoi calciatori avessero voluto meno pressioni dovevano andare a giocare in serie C. L’addetto stampa dell’Olbia ha mandato fuori questo video, dicendo: “Ecco, questa è la pressione che non c’è in serie C”. Stavamo preparando una serie tv e avevamo telecamere ovunque, a un certo punto te le dimentichi. Non è una cosa costruita ma sicuramente io non sono sempre così, ho pesato e dosato le parole perché venivamo da una partita persa per pigrizia. L’allenatore senza i giocatori non è nulla, può solo essere un buon direttore d’orchestra facendoli rendere al meglio.
Modulo – La difesa a tre può essere un punto di partenza. Quando un tecnico arriva in una squadra che ha fatto benissimo e che cambierà pochissimo, è giusto continuare con le certezze che aveva, cercando di dare un’impronta propria come deve fare ogni tecnico. Il lavoro di Caneo è sotto gli occhi di tutti, cercheremo di lavorare su determinate certezze cercando di mantenerle e di metterci del nostro.
Mercato – Non mi voglio sbilanciare sui singoli, sarebbe presuntuoso dire serve quello o altro. All’interno della stagione ci sono vari momenti, la crisi la incontrano tutte le squadre, la capacità deve essere quella di riuscire a tenere la barra dritta nei momenti di difficoltà. Giocatori di temperamento ci sono, ma i momenti di crisi ci saranno sempre. La bravura di una società e di un allenatore si vedere proprio quando le cose diventano complicate, in quei casi serve equilibrio.
Obiettivo – Sarò felice se la squadra si dimostrerà una squadra che lotta fino in fondo. La Turris deve essere una squadra che gli altri non devono essere contenti di incontrare. Questo, alla lunga, porterà dei risultati.
Tifosi – Non posso fare promesse per i risultati, non sarebbe giusto. Mi sento di promettere di mettere in campo una squadra che dal primo al novantacinquesimo minuto non mollerà di una virgola.
Proposte – Ne sono arrivate diverse, alcune che hanno fatto sorridere mia moglie, la quale sperava che dopo tanti anni mi avvicinassi a casa. Alla Turris, come ho detto, mi hanno colpito le persone, poi ho voluto rimettermi in discussione uscendo dalla mia zona di confort. In Sardegna ero di casa, era giunto il momento di misurarmi e mettermi alla prova in un altro girone. Sono uno che cerca sempre stimoli nuovi.