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Continua il caos nel Pd della Campania dove, da fonti interne al partito, si apprende l’intenzione del presidente Nicola Landolfi di richiedere al Pd nazionale surroghe, richiamando nell’assemblea i candidati non eletti nel 2019 per sostituire i dimessi e tenere quindi ugualmente l’assemblea per eleggere il nuovo segretario regionale.

Un’intenzione a cui si oppone la componente di sinistra del Pd campano, Dems. “Quanto sta avvenendo nel partito democratico della Campania – afferma la coordinatrice regionale di Dems Antonella Pepe – dimostra l’impossibilità ad oggi di aprire una fase diversa, capace di ridare slancio e protagonismo al PD campano. L’assemblea regionale risulta decimata a seguito delle decadenze e delle numerose dimissioni che sono arrivate in questi giorni e che continuano ad arrivare. Siamo ampiamente sotto il numero legale dei 120 previsto per la convocazione dell’organismo”. All’idea di Landolfi fa direttamente riferimento Pepe: “Su esplicita richiesta del presidente Landolfi – spiega – la commissione di garanzia nazionale non ha lasciato interpretazioni esprimendo chiaramente che “il quorum per la validità della seduta dell’assemblea regionale va calcolato sul numero dei componenti l’assemblea regionale originariamente eletta nel 2019, così come un organismo assembleare decade se la maggioranza assoluta dei suoi componenti non sia più in carica. I componenti decaduti o dimessi non causano l’ abbassamento del quorum”. “L’assemblea non può più, quindi, considerarsi in carica e di conseguenza non è possibile procedere alle operazioni di surroga. Ci auguriamo, pertanto, una presa d’atto da parte del presidente Landolfi e un intervento del partito nazionale nel più breve tempo possibile, al fine di avviare con serenità e rinnovato entusiasmo l’attività politica e programmatica del partito regionale in vista delle sfide importanti che saremo chiamati ad affrontare nei prossimi mesi”.