Benevento – Si torna a festeggiare la Festa della Repubblica senza restrizioni dopo due anni di pandemia da Covid. A Benevento il Prefetto, Carlo Torlontano, dopo la rassegna del picchetto armato e la cerimonia dell’Alzabandiera, ha deposto una corona al Monumento ai Caduti in Piazza Castello accompagnato dal Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, dal Vice Presidente della Provincia, Nino Lombardi, e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Germano Passafiume.
È iniziata così questa giornata di festa che per il Prefetto ha il significato di un “nuovo inizio e un ritorno, almeno momentaneo, alla normalità” dopo la pandemia, come 76 anni fa, quando il 2 giugno del 1946, la maggior parte degli italiani disse no alla monarchia con un referendum dopo la dittatura e la guerra. “Oggi ci troviamo ad affrontare le problematiche del conflitto in Ucraina, che ha portato ulteriori appesantimenti alla situazione economica – ha precisato Torlontano -. Non possiamo ancora dire quindi di essere tornati completamente alla normalità. In compenso abbiamo avuto un allentamento dell’epidemia che ci ha consentito un ritorno, almeno momentaneo, alla normalità”. Durante il suo intervento il Prefetto si è soffermato anche sul Pnrr: “Noi come Prefettura, quindi ufficio territoriale del governo e anche come comitato e riunione tecnica di coordinamento di forze di polizia, abbiamo il monitoraggio anche dell’ordine e sicurezza pubblica. Quindi il controllo dei cantieri ma anche sui flussi finanziari che sono destinati alla realizzazione di queste opere. Questo controllo è già in atto, lo facciamo giornalmente”.
Parole in piena sintonia con quelle del sindaco Mastella che tanto sta spingendo sulla pace e sulla ripresa del Paese: “È una giornata molto particolare. Negli anni abbiamo superato tante difficoltà, e oggi ci troviamo ad affrontarne un’altra. Mi auguro che il governo, che ha già avuto una iniziativa di pace, la porti avanti in maniera generosa così possiamo finalmente risolvere questo dramma della guerra che ci pesa addosso. Mi auguro e spero che chi crede a un Dio, qualunque sia, perché la pace ritorni e venga costruito un mondo in cui ognuno sia rispettoso nei confronti degli altri”.
Al termine del suo intervento è stata la volta del Vice Presidente della Provincia: “Viviamo tutti insieme questa Festa con sentimenti contrapposti. Da un lato, c’è la gioia di incrociare i nostri sguardi e di riappropriarci di quella libertà negata dal distanziamento della pandemia; ma, dall’altro, è forte ed imperituro il ricordo di una lunga stagione che ha portato in tante nostre case il dolore e la perdita di tanti nostri cari” ha detto Lombardi nel suo intervento. “Quel 2 giugno del 1946 riconobbe e conferì a tutti i cittadini la dignità civile che si sostanzia nella democrazia, e segnò inoltre anche l’inizio di una stagione della storia che ha visto migliorare in modo straordinario la qualità della vita di tutti.
E poi si è soffermato sui diritti alla salute, allo studio e alla mobilità, sanciti dalla Carta Costituzionale, e ha sottolineato come il Sannio possa vantare la presenza di “strutture formative di eccellenza nelle Scuole di ogni grado e le nostre due l’Università di Studi. Ed anche se il diritto alla mobilità su questo territorio è spesso compromesso o addirittura negletto dagli errori commessi dalle stesse Istituzioni, dobbiamo riconoscere gli enormi passi in avanti che pure sono stati fatti in questi decenni”.
Nel corso della cerimonia sono state consegnate tre Medaglie d’Onore concesse dal Sig. Presidente della Repubblica in favore di cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nonché le onorificenze OMRI conferite con decreto del Presidente della Repubblica per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.
Al termine della celebrazione, sulla facciata del Palazzo del Governo, è stato eseguito il dispiegamento del Tricolore dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, accompagnato dall’Inno Nazionale eseguito degli allievi del Conservatorio Statale di Musica “N. Sala”, diretti dal Maestro Vincenzo D’Arcangelo, intervenuti nel corso dell’cerimonia. Presenti anche le Autorità ecclesiastiche, civili e militari, numerosi sindaci della Provincia, le Associazioni combattentistiche e d’Arma, e alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” e del Convitto Nazionale “P. Giannone”.