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Napoli –  E’ stato presentato oggi a Palazzo Petrucci il ritiro estivo del Napoli a Castel di Sangro. E’ stata l’occasione, per il presidente Aurelio De Laurentiis, di fare il punto della situazione in casa azzurra. Le sue dichiarazioni: 

Ritiro – “Mi hanno offerto 1,1 milioni di dollari per portare la squadra in Sud America per il ritiro pre campionato. Ho rifiutato perché per me si tratta di un periodo sacro in cui si gettano le basi per tutto l’anno. Quest’anno inoltre ci sarà lo stop per il Mondiale e sto cercando di convincere alcune squadre di serie A ad andare a confrontarci un un altro Paese in quel periodo, un Paese che abbia il clima e le strutture giuste. Sarà un torneo prenatalizio, ci sto lavorando già da diverso tempo”. 

Amichevoli – “Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio al 6 agosto e faremo tre o quattro partite in ritiro. Non voglio costringere la squadra a voli transoceanici. Queste amichevoli ci vedranno protagonisti contro squadre europee, le stiamo interpellando e le ospiteremo noi. Preferiamo dare noi dei soldi a qualcuno per farlo venire a Castel di Sangro che riceverne per andare altrove. A Castel di Sangro abbiamo tutto”. 

Polemiche con Gravina – “Tra me e Gravina c’è una contrapposizione giuridica sul Bari che vedremo come andrà. le Federazioni non hanno la capacità che hanno le leghe nel pensare a un calcio nuovo. Quando uno ricopre la carica di presidente vuole comandare, e volendo comandare si commettono degli errori. Rimprovero a Gravina la Legge 91, per la quale non si è battuto. non gli ho mai visto fare delle proposte, ha parlato solo di play off e play out, non gli è mai venuto in mente di far tornare la serie A a 16 squadre. Chi presiede le organizzazioni nazionali e internazionali ha bisogno di voti e quindi non prende mai delle posizioni scomode. Ho letto sui giornali che Gravina mi ha portato a Castel di Sangro. Lui qui ha avuto un’esperienza che io rispetto ma non reputo contemporanea. Non può sapere cosa possa essere una squadra di serie A del Sud”. 

Europa – “Siamo l’unica squadra italiana che sta da tredici anni in Europa. I nostri giocatori sanno perfettamente cosa accade quando si va a giocare fuori. Il fatto di interrompere i campionati per il Mondiale è una grande cavolata fatta da Blatter e compagnia bella, ma non ne voglio parlare altrimenti scriviamo un film giallo”.

Scudetto – “Si fa molto spesso del sentimento su questi discorsi, invece bisognerebbe usare la ragione per approcciarsi ai problemi. Ci sono delle famiglie, degli agenti e poi ci sono i calciatori. Esistono interessi che spesso non sono gestibili dalle società, a meno che la società non coglia dissanguarsi. Lo Scudetto lo ha vinto il Milan che ha 40 milioni in meno di monte ingaggi. La continuità che ha dato al Napoli la mia presidenza non l’ha mai data nessuno. Dal 1926 al primo scudetto il Napoli non ha vinto nulla, allora non potete rimproverare me perché non voglio vincere lo Scudetto. Io lo Scudetto lo voglio vincere ma ci sono delle regole. Se dico che quest’anno lo vinceremo, metto anche l’allenatore in una situazione di fuoco incrociato da parte dei media. Invece l’allenatore deve essere straprotetto”. 

Koulibaly e Mertens – “Rispetto questi due giocatori, gli voglio molto bene, ma dipenderà da loro vedere se la vile moneta è l’unica cosa che li può appagare o preferiscono vivere il privilegio di stare a Napoli, in una situazione filosoficamente diversa. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più”.

Bernardeschi – “Ho trattato personalmente con lui, sono tre settimane che parlo col suo agente, ma ho parlato anche col mister perché non si possono prendere giocatori non assimilabili in un contesto di gioco che vuole il mister. Se vogliamo fare Fantacalcio va bene, ma i calciatori devono essere messi bene in campo. 

Rinnovi Ospina e Fabian Ruiz – “Siamo alle solite. Ospina ha il contratto in scadenza, l’ho incontrato, gli ho parlato chiaramente prima che partisse. Mercoledì l’ho richiamato per avere una risposta ma è in Nazionale. Per quanto riguarda Fabian, ho incontrato prima lui e poi i procuratori che mi faranno sapere entro 15 giorni. Quei 15 giorni non sono ancora passati. E’ bene precisare che nessuno vuole mandare via nessuno ma anche che non siamo disposti a fare follie per i giocatori”. 

Nuove maglie – “Continua la collaborazione con Armani, sono estremamente contento. In un momento di crisi noi abbiamo fatto 13 maglie. Ma la verità è anche un’altra: uno dovrebbe giocare il 60-70% delle partite con la maglia azzurra perché quello è il nostro emblema, il nostro simbolo. Noi stiamo andando avanti”.