“Il supporto al comparto della ceramica artistica e tradizionale italiana rischia di essere vanificato dall’imperfezione dei decreti attuativi emanati dal Ministero dello Sviluppo economico. Al Governo – il nostro collega Gianpaolo Cassese (M5S), presidente dell’Intergruppo per le Città della Ceramica Artistica – ha chiesto che vengano rimosse le criticità contenute nei decreti che danno attuazione alle misure contenute nella ultima legge di Bilancio, finalizzate a sostenere e valorizzare il settore della ceramica artistica e di qualità. I decreti emanati, per come sono formulati, rischiano infatti di depotenziare, se non addirittura vanificare, l’intento che ci eravamo posti di supportare le aziende della ceramica artistica del nostro Paese, che attraversano uno stato di profonda crisi, causato dagli effetti della pandemia e aggravato ulteriormente dall’aumento esponenziale dei costi energetici conseguenti al conflitto bellico in Ucraina”. Lo dichiara la senatrice Danila De Lucia, membro dell’Intergruppo per le Città della Ceramica Artistica e Tradizionale, come il deputato Pasquale Maglione.
“Il Governo -aggiunge- benché abbia messo in campo molte misure a sostegno delle aziende del nostro Paese per fare fronte alle emergenze in corso, non ha colto fino in fondo la richiesta di intervenire sui decreti attuativi sia per modificare le modalità di erogazione dei contributi, sia per ampliare la platea delle aziende ceramiche beneficiarie del fondo per fare fronte ai rincari energetici”.
“Le problematiche riguardano l’erogazione dei 5 milioni per la realizzazione di progetti destinati a sostenere le attività del settore di tutto il Paese -spiega De Lucia- le cui modalità attuative disciplinate dal decreto Mise, prevedono che il contributo venga erogato a rimborso di spese già sostenute dalle aziende per realizzare i progetti. Inoltre, l’altro fondo da 5 milioni di euro per il settore della ceramica artistica e per il vetro artistico di Murano, finalizzate a fare fronte alla crisi energetica, destina le risorse previste per il comparto ceramico solo a quelle del comune veneto”.
“Gli operatori del mondo della ceramica attendevano da mesi che venissero rese disponibili queste risorse e, alla luce di questi decreti, stanno manifestando la loro delusione a tutti i colleghi e le colleghe dell’Intergruppo parlamentare, operativo da tre anni. Per questo, come M5S interverremo in ogni modo possibile per introdurre nei prossimi provvedimenti, a cominciare dal DL Aiuti, norme per il settore della ceramica” conclude.