Benevento – Commemorate la figura di Giovanni Falcone, della moglie, il magistrato Francesca Morvillo, e degli uomini della scorta anche a Benevento. Due momenti distinti, uno in Tribunale, e uno ai giardini della Rocca , dinanzi la scultura del maestro Salvatore Paladino “Memoria è” per non dimenticare le vittime di quegli anni terribili in cui la mafia portò letteralmente la guerra nelle città siciliane.
Presso il Tribunale, presente Libera con il referente Michele Martino, il procuratore Aldo Policastro e il presidente del Tribunale Marilisa Rinsaldi, hanno manifestato anche alcuni studenti.
“Si deve fare memoria sempre soprattutto quando può calare l’indifferenza – ha detto Martino – Bisogna chiedersi cosa è avvenuto in questi 30 anni? Il sacrificio e la memoria sono stati onorati. Purtroppo in questi trent’anni molti i Comuni che sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose anni sono stati. E’ una mafia meno violenta ma molto più presente e più capillare”.
Alla Rocca il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il presidente della Provincia facente funzioni Nino Lombardi hanno sottolineato il valore etico e civile del ricordo aderendo alla proposta dell’Anci.
Alle 17 e 57 del silenzio d’ordinanza suonato dal trombettista Gaetano Cesarano dell’Orchestra Filarmonica di Benevento ha fermato sull’attenti sindaco presidente assessori e consiglieri presenti per manifestare rispetto e solidarietà per le vittime innocenti.
Lombardi ha sottolineato: “Sono eroi che per credere in un paese più libero in istituzioni più libere hanno pagato con la vita ma debellato il fenomeno mafioso in un’area difficile. Sono esempio per noi tutti”.
“Ero un giovane parlamentare ma quelle stragi cambiarono la storia politica dell’Italia”, ha ricordato infine il sindaco Clemente Mastella.