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Salerno – È stato un nuovo capodanno per Salerno. Quella festa all’inizio dell’anno sospesa in attesa del passaggio di proprietà, concretizzatosi due minuti prima della mezzanotte, ieri ha potuto contare su un bis di festeggiamenti a suon di fumogeni e fuochi d’artificio. Un inizio di anno ed una festa quasi pari alla promozione in serie A ed una data già entrata nella storia dei granata al pari di quelle che la Curva sud ha fatto scorrere in una scenografia da Oscar e da brividi. Stordita e gelata dal campo e dal quattro a zero rifilato dall’Udinese nella partita salvezza, la tifoseria granata è  esplosa quando il pari tra Venezia e Cagliari ha consegnato alla città un traguardo mai raggiunto: due anni di seguito in massima categoria. La festa che è iniziata in uno stadio che non ha mai smesso di cantare e la cui scenografia ha fatto parlare di sé anche in ambito nazionale, è continuata per le strade, in ogni quartiere dove il cielo è diventato granata. Tutti, anche quelli che non erano riusciti ad entrare allo stadio e sono stati costretti, anche per l’assenza del permesso di installare il maxischermo, saltato all’ultimo momento, a seguire la partita a casa, sono scesi per partecipare ai festeggiamenti. Nulla è riuscita a contenere la gioia dei granata: a nulla sono valsi dispositivi di traffico predisposti da vigili urbani e forze dell’ordine. Tutto saltato ma per fortuna questa volta la festa non ha cronaca da raccontare se non quella di una gioia infinita.