Ischia (Na) – Sono otto le opere che si contenderanno il premio per il miglior lungometraggio della 20a edizione dell’Ischia Film Festival, in programma al Castello Aragonese di Ischia dal 25 giugno al 2 luglio 2022, con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania.
«In linea con la mission del Festival, i film selezionati raccontano storie visceralmente legate ai luoghi dove sono stati ambientati. Inoltre per celebrare il ventennale del Festival tutte le sezioni competitive saranno costituite da anteprime per la regione Campania, molte delle quali sono poi anteprime nazionali o mondiali», ha spiegato il direttore artistico Michelangelo Messina. Gli 8 lungometraggi selezionati provengono da Belgio, Croazia, Iran, Italia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca e Turchia.
È ambientato alla fine della seconda guerra mondiale, il melodramma internazionale tratto dall’omonima opera di Hemingway, “Across the river and into the trees”, di Paula Ortiz, con Liev Schrieber (anche coproduttore), Matilda De Angelis e Laura Morante. Un colonnello americano di stanza in Veneto, traumatizzato e ammalato, si reca a Venezia per il weekend. Incontra la giovane contessa Contarini, che sta per sposare il rampollo di una ricca famiglia su insistenza della madre che vuole risolvere i problemi finanziari del casato. Tra il colonnello e la contessina è attrazione immediata, ma il destino di entrambi è già segnato.
Arriva dalla Turchia “Anatolian leopard”(anteprima italiana), di Emre Kayış. Lo zoo di Ankara sta per chiudere e trasformarsi in un parco a tema. Il direttore è contrario e sfrutta la presenza di un raro leopardo dell’Anatolia per invocare lo stop alla riconversione. Metafora della resistenza alla modernità e alla volgarità, alla speculazione e all’affarismo.
“A Blue Flower” (anteprima italiana), di Zrinko Ogresta, racconta 48 ore nella vita di una donna divorziata, Mirjana, alle prese con una madre ingombrante e una figlia ribelle, un ex marito che torna a farsi vivo dopo anni e un amante che è anche il suo boss. Due giorni per tracciare un bilancio della propria esistenza, tra errori, rimpianti, incomprensioni. Sullo sfondo Zagabria, colta nei suoi aspetti più moderni e reali, non turistici.
Un uomo che si guadagna da vivere registrando e rivendendo suoni della natura, è il protagonista del film iraniano “Hoopoe” (anteprima internazionale), di Mehdi Ghazanfari. Una donna gli offre un bacio in cambio di cibo e altri beni di prima necessità. La trama è solo un pretesto in un esercizio formale che esprime il talento visionario del regista. Una metafora dell’esistenza, di un percorso destinato, come i suoni cancellati alla fine del “viaggio”, a dissolversi con il sopraggiungere della morte.
Candidato agli Oscar per il Portogallo, “The last bath” (anteprima campana), di David Bonneville ha come protagonista una giovane suora, Josephina. In procinto di prendere i voti perenni, è richiamata alla vita laica dalla morte del padre e dalla necessità di adottare il nipote adolescente per evitare che vada in orfanotrofio. Nella casa rurale sulle colline della regione di Porto, il legame tra zia e nipote si tinge di implicazioni erotiche e incestuose.
Atmosfere metafisiche nel film ceco “Minuta věčnosti” (anteprima Italiana), di Rudolf Havlík. Un apprezzato cardiochirurgo deve eseguire l’intervento più difficile della sua vita: operare la figlia ventunenne per rimuovere una malformazione congenita al cuore. Dalla sala operatoria si passa al paesaggio mozzafiato e selvaggio di un’isola nordica, dove padre e figlia stanno compiendo un viaggio per riappacificarsi. Ma il viaggio è reale? E come è andata realmente l’operazione?
Il ritmo pacato di “Oltre le rive” (anteprima campana), di Riccardo De Cal, riflette il lento incedere del Piave. Lungo le rive del fiume si mescolano la memoria del passato, con la tragedia del Vajont, la bellezza selvaggia della natura e i sexy shop del presente. Luoghi, personaggi e storie di un angolo di Nord-Est lontano dai riflettori.
“The Yellow Queen – a road movie” (anteprima campana), di Lucio Arisci, è un documentario on the road su un tedesco senza patente che vende autobus dismessi in Africa. Un viaggio dalla Germania al Mali, attraversando le contraddizioni del Sahara occidentale, il rischio di rapimenti, l’estremismo islamico, le usanze locali, l’autenticità di un continente.
Film selezionati:
- Across the river and into the trees (Regno Unito, 2021) di Paula Ortiz
Anatolian leopard (Turchia, 2021) di Emre Kayış - A Blue Flower (Croazia, 2021) di Zrinko Ogresta
- Hoopoe (Iran, 2021) di Mehdi Ghazanfari
- The last bath (Portogallo, 2020) di David Bonneville
- Minuta věčnosti (Repubblica Ceca, 2021) di Rudolf Havlík
- Oltre le rive (Italia, 2021) di Riccardo De Cal
- The Yellow Queen – a road movie (Belgio, 2021) di Lucio Arisci