Roma – Negli ultimi sette giorni rallenta la discesa dei contagi (-14,8% contro il dato del -27,5% della settimana precedente); giù le terapie intensive (-5,9%), ricoveri ordinari (-13%) e decessi (-9,4%).
Questo quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe per il periodo 11-17 maggio in base al quale i nuovi casi settimanali si attestano a quota 244 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 35 mila casi giornalieri. In tutte le regioni inoltre si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi: dal -0,1% della Sardegna al -22,7% della Calabria.
Rispetto alla settimana precedente, Gimbe sottolinea che negli ultimi sette giorni i nuovi casi sono 243.932 rispetto ai 286.350; i decessi 763 contro 842. In calo anche i casi attualmente positivi (967.401 contro 1.082.972 della settimana precedente), le persone in isolamento domiciliare (959.599 contro 1.074.035), i ricoveri con sintomi (7.465 contro 8.579) e le terapie intensive (337 contro 358 della settimana precedente).
In 4 Province si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi (Rimini +0,4%; Biella +1,7%; Bologna +3,2%; Nuoro +32,7%), in 103 una riduzione (dal -1,6% di Cuneo al -39,1% di Vibo Valentia).
Per quanto riguarda gli indicatori ospedalieri, spiega poi il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti “il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid registra un’ulteriore flessione sia in terapia intensiva (-5,9%) che in area medica (-13%)”. In dettaglio, in area critica al 17 maggio si registrano 337 posti letto occupati; in area medica, invece, dopo il picco di 10.328 registrato il 26 aprile, i posti letto Covid sono scesi a quota 7.465 il 17 maggio. Al 17 maggio il tasso nazionale di occupazione è dell’11,6% in area medica e del 3,6% in area critica. Cinque Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con l’Umbria che raggiunge il 27,5%, mentre tutte le Regioni si collocano sotto la soglia del 10% per l’area critica. “Rimane stabile – evidenzia Mosti – il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media mobile a 7 giorni è di 35 rispetto ai 33 della settimana precedente”.
Diminuiscono ancora i decessi: 763 negli ultimi 7 giorni (di cui 38 riferiti a periodi precedenti), con una media di 109 al giorno rispetto ai 120 della settimana precedente.
In calo, infine, il numero dei tamponi totali (-12,4%): da 1.971.656 della settimana 4-10 maggio a 1.727.246 della settimana 11-17 maggio. In particolare i test rapidi sono diminuiti del 13,8% (-209.315), mentre quelli molecolari del 7,8% (-35.095). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività è sostanzialmente stabile sia per i tamponi molecolari (dall’8,2% all’8%) che per gli antigenici rapidi (dal 16% al 16,1%).
Sono solamente quattro le province dove l’incidenza (tasso di positività al Covid) aumenta: Bologna (+3,2%), Rimini (+0,4%), Biella (+1,7%) e Nuoro (+32,7%). In base al monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe (per il periodo 11-17 maggio), sono poi solo 17 le Province dove l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti. Si tratta di Chieti (741), Salerno (647), Nuoro (640), Pescara (638), Sud Sardegna (620), Ascoli Piceno (605), Crotone (603), Cagliari (600), Teramo (594), Avellino (588), Oristano (571), Campobasso (571), Benevento (559), Terni (543), Bologna (537), L’Aquila (531) e Fermo (518). A livello regionale, l’incidenza è in diminuzione ovunque: il calo percentuale maggiore si registra in Calabria (-22,7%), seguita da Basilicata e Sicilia (entrambe con -21,6%), da Veneto (-21,3%) e Liguria (-20,7%). Sostanzialmente stabile, invece, l’incidenza in Sardegna (-0,1%).