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Le stufe a pellet sono soluzioni ideali per riscaldare la casa grazie ai numerosi benefici che le caratterizzano: il pellet, fra l’altro, è un combustibile che può essere reperito ovunque con la massima facilità. Inoltre esso ha anche altri pregi, perché non ha bisogno di spazi troppo grandi per poter essere stoccato (e questa è una differenza molto significativa rispetto, per esempio, alla legna), e si può maneggiare con facilità. Una stufa di questo tipo assicura un rendimento energetico intorno al 90%, ma per poter raggiungere queste prestazioni è necessario scegliere pellet di qualità. Come fare a riconoscerlo? Il pellet migliore non è sporco di vernici o terreno e si caratterizza per un colore chiaro e uniforme.

Le stufe a pellet fanno parte del ricco catalogo di Barzotti Arredamento, realtà specializzata nella vendita di dispositivi per il riscaldamento della casa e in generale di arredi. Sul sito di Barzotti è possibile scoprire e acquistare una vasta selezione di prodotti provenienti dai brand migliori a disposizione sul mercato.

Quanto si spende per una stufa a pellet

Ma qual è l’investimento che è necessario sostenere per l’acquisto di una stufa a pellet? Ipotizzando di voler scegliere un prodotto di media qualità, il costo si aggira attorno ai 2mila euro, considerando anche le spese che devono essere sostenute per l’installazione. Non va dimenticata, poi, l’esistenza delle agevolazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie, con una detrazione che viene rimborsata nei dieci anni successivi a quello dell’acquisto. Ipotizzando di voler scaldare una casa di 60 metri quadri, la spesa da sostenere in un anno è di 2.200 euro per il gpl, di 1.600 euro per il gasolio, di 1.110 euro per il metano e di soli 900 euro per il pellet. Questa stima è effettuata immaginando di lasciare acceso il riscaldamento per 180 giorni in un anno per 12 ore al giorno, per circa 15mila kilowatt di consumo totale. C’è solo un combustibile che costa meno del pellet, ed è la legna: essa, però, ha molte controindicazioni in termini di approvvigionamento, manutenzione, pulizia e stoccaggio.

Il potere calorifico

Per trovare la stufa a pellet per le proprie necessità è necessario tenere conto del tipo di isolamento della casa che deve essere riscaldata e, ovviamente, della grandezza degli ambienti. bisogna stabilire, inoltre, se il dispositivo verrà impiegato anche per l’acqua calda sanitaria. Per essere certi di calcolare la potenza di cui si ha bisogno con la massima precisione è necessario moltiplicare l’altezza per la superficie (ottenendo così il volume in metri cubi dell’ambiente da scaldare) e moltiplicare il tutto per un coefficiente termico che va da un minimo di 30 a un massimo di 40 kcal per metro quadro e che però cambia a seconda delle condizioni termiche e della collocazione geografica della struttura. Il coefficiente è tanto più basso quanto migliore è il livello di isolamento della casa.

Installazione fai da te: sì o no?

L’installazione fai da te non è mai raccomandata quando si parla di stufe a pellet: conviene, al contrario, rivolgersi a un tecnico specializzato. Ma dove si dovrebbe collocare una stufa di questo tipo? In linea di massima in soggiorno, o comunque in un ambiente di dimensioni importanti, poiché è in questo tipo di contesto che si ottengono le performance migliori in termini di potenza e di efficienza. Le stufe a pellet sono in grado di generare una quantità di calore molto importante, ed è questa la ragione per la quale esse non vanno mai poste in prossimità di oggetti infiammabili.

La canna fumaria

Per l’installazione, è molto importante la presenza di una canna fumaria, attraverso la quale è possibile collegare i tubi con il tetto. Sarebbe auspicabile che ci fosse un comignolo, in modo da evitare il ritorno di aria in presenza di forti raffiche di vento. Il bocchettone esterno della presa d’aria deve essere sempre chiuso per impedire l’ingresso di corpi estranei come gli insetti e le foglie. Il foro da realizzare nella parete per la presa d’aria è essenziale per garantire l’accessibilità da fuori. Non sempre, però, la canna fumaria di un camino o di una stufa a legno va bene.