di Valentina Scognamiglio
Benevento – Il 5 maggio si è messo in moto il meccanismo per candidare la via Appia a patrimonio Unesco.
La proposta è partita dal Ministro dei beni culturali Dario Franceschini che afferma che si debba puntare sulla valorizzazione di questo antico percorso per incrementare il turismo e sviluppare la cultura nelle aree interne.
120 chilometri di strada che collega Roma a Brindisi e che passa per Benevento dove si può ammirare il maestoso Arco di Traiano costruito in onore, appunto, dell’imperatore Traiano in occasione dell’apertura della via Traiana variante della via Appia.
Ma oltre a Benevento sono molti i luoghi dei nostri territori, come Montesarchio e Apollosa, (la Valle Caudina tutta) toccati da questa prestigiosa via e che potranno beneficiare della nomina dell’Unesco.
Si sta puntando infatti a far riconoscere la Regina Viarum a sito seriale e per l’occasione sono già iniziati i lavori per individuare i luoghi che saranno presentati come componenti del sito.
La mobilitazione per questa candidatura è stata molto forte, 4 regioni, 25 università, 15 parchi, 12 città, 74 comuni si sono mobilitati affinché la presentazione della proposta fosse presa in considerazione.
E se pensiamo alle bellezze di questa antica via non possiamo fare a meno di immaginare quanto crescerebbe l’attrattiva turistica per le regioni da essa attraversate. Verrebbero valorizzati luoghi poco conosciuti ma di una bellezza mozzafiato che logicamente dovrebbero essere ripresi e restaurati per far si che chi li venga a visitare possa godere a pieno della loro bellezza.
Anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, entusiasta si è espresso a favore di questa candidatura affermando che “Si potrà vedere convergere territori diversi con risorse e potenzialità simili che purtroppo non sempre riusciamo a sfruttare.”
Non ci resta altro che aspettare di vedere come si pronuncerà a tale proposito l’Unesco riguardo la candidatura della nostra Regina Viarium.