Napoli – “Stiamo lavorando per risolvere questa emergenza e cancellare quelle immagini che fanno male”. Lo dice il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento sui social del venerdì in relazione dell’emergenza che si sta registrando in queste ore all’ospedale Cardarelli. Per De Luca una situazione che “non è dovuta alla chiusura dei pronto soccorso di altri ospedali” e che invece “sono stati aperti”.
“Comunque nella prima serata di oggi avremo un alleggerimento”, ha aggiunto ricordando che si tratta di un’emergenza che si verifica anche in altri ospedali di Italia a causa della carenza di medici dell’emergenza. In relazione al personale che in Campania è sottostimato di almeno diecimila unità “apriremo un contenzioso” Ha quindi auspicato che “altri presidi napoletani diano una mano al Cardarelli ma alcuni ospedali non si sono mostrati sensibili”. In tempi rapidi, ha infine annunciato, sarà riaperto il San Giovanni Bosco, ha assicurato.
“Partono per 13 milioni di euro i lavori per la stazione sciistica di Laceno“, annuncia il presidente della Regione Campania. Tra le opere annunciate anche quelle che consentirebbero di trasformare in energia gli scarti reflui degli impianti zootecnici della provincia di Caserta e della provincia di Salerno. De Luca ha detto infine che a giugno si terrà un incontro a livello internazionale per discutere dell’emergenza ambientale e che sulla terra dei fuochi la Regione non ha tenuto alcun atteggiamento negazionistico “ma non dobbiamo essere dei masochisti“. Sulla guerra: “Nessuno, e dico nessuno tranne il Papa, si sta impegnando per il cessate il fuoco. Basterebbe una settimana di cessate il fuoco per far incontrare i protagonisti”. Per una settimana a giudizio di De Luca la Russia dovrebbe fermare le iniziative militari ma anche i paesi occidentali dovrebbero sospendere la fornitura di armi all’Ucraina.
Sul piano di eradicazione della brucellosi bufalina “non ci sarà alcun passo indietro”, ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, che ha rimarcato “che va salvaguardato il comparto bufalino ma anche la salute dei consumatori”.
“Noi abbiamo affrontato questo problema con il massimo della sensibilità – ha proseguito – di attenzione. Abbiamo condiviso le scelte con il 90 per cento delle associazioni agricole ma soprattutto ci stiamo muovendo sulla base degli orientamenti del ministero della Salute e dell’Agricoltura. Noi andremo avanti, non accettando intimidazioni – ha aggiunto – da parte di qualche gruppo e proponendo aiuti per rinnovare gli allevamenti, che vorrei immaginare di averli come quelli che sono in Baviera o in Olanda. Mettiamo a disposizione anche risorse europee per questo obiettivo ma non possiamo più avere allevamenti squilibrati rispetto alla spazio necessario. Non possono esserci cento bufale in 200 mq”.