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Caserta – “A fine stagione decideremo il futuro di Mertens”. Dall’Istituto Tecnico Francesco Giordani arrivano le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sul futuro di Dries Mertens.

Il patron azzurro si è soffermato anche sull’ex allenatore del Napoli Carlo Ancelotti, che ha centrato la finale di Champions League con il Real Madrid: “È un pezzo di Napoli. Noi napoletani siamo strani, più bravi a fare critica che autocritica. Ancelotti vince e lo sa fare bene, da allenatore di squadre di top player. Il PSG, nonostante i corposi investimenti fatti, non vince in Europa, i soldi non sono tutto, non c’è una relazione automatica tra spendere e vincere. Guardate il Chelsea che è stato valutato 6,5 miliardi di euro pur non avendo vinto molti scudetti”.

De Laurentiis ha parlato anche di come si gestiscono i conti di una società: “Il mio pensiero fisso è: come faccio a fare impresa in modo diverso rispetto a quelli che mi hanno preceduto e in tanti anni hanno vinto solo due scudetti? Se avessi seguito il mio istinto di tifoso, saremmo falliti ogni anno. Atteggiamento da padre padrone? Ma che critica è questa, mi vogliono accusare di mettere attenzione e passione nelle cose che mi riguardano“. Infine parole sulla Superlega: “Sono stato tra i primi a telefonare ad Andrea Agnelli per dirgli che stava sbagliando, dico no alla Superlega ma non credo neanche a questa Champions League, a cui sono costretto a partecipare per ragioni di fatturato. Serve più rispetto per i campionati nazionali, per me sarebbe opportuno a livello internazionale fare un campionato europeo. Organizzerei due gironi di 25 squadre: da una parte le prime cinque classificate dei cinque principali campionati europei, dall’altra le venticinque squadre vincenti degli altri campionati. Sarebbero previsti poi degli incroci tra i due gironi”.