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Napoli – “Il problema del funzionamento dei pronto soccorsi è strutturale, e non si risolve aprendone di nuovi. Bisogna fare funzionare la medicina territoriale, ed evitare che vadano tutti al pronto soccorso del ‘Cardarelli”.
Così il presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca rispondendo alla domanda di un giornalista sulle dimissioni per protesta dii un gruppo di medici dell’ ospedale “Cardarelli”.
Il pronto soccorso del Policlinico – ha aggiunto De Luca – non si può aprire domani mattina. Semmai bisogna aprire quello del Monaldi, dove abbiamo nove sale operatorie, e questo dovrebbe avvenire più rapidamente” “Il problema è anche quello di evitare che vadano tutti al pronto soccorso del ‘Cardarelli’ – ha proseguito De Luca – a volte abbiamo posti liberi anche in altri pronto soccorso, ma i cittadini non ci vanno perchè c’è l’ abitudine di andare per forza d’ inerzia al Cardarelli”.
“Bisogna anche arricchire il personale – ha detto ancora De Luca – è un problema drammatico che abbiamo in tutta Italia – i medici dell’ emergenza ormai non si trovano. A volte facciamo i concorsi ,ed i medici che li vincono dopo due giorni di pronto soccorso se ne scappano. Bisogna creare delle condizioni anche retributive tali da incentivare i medici che lavorano nel pronto soccorso., E’ un problema che comunque risolveremo“, ha concluso De Luca.

DIRETTORE GENERALEUltimamente il pronto soccorso del Cardarelli vive momenti di forti criticità, legati all’iperafflusso e al congestionamento delle aree del pronto soccorso. In questo difficile momento i medici del reparto hanno inviato alla direzione una lettera nella quale preannunciano le dimissioni, è in realtà un vero e proprio grido di allarme, corretto dal mio punto di vista”. Lo afferma Giuseppe Longo, direttore dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, commentando il difficile momento dell’area di urgenza.
Il grido di allarme dei medici “è legato – afferma Longo – alla grossa tensione e al disagio che i lavoratori in questo momento riscontrano nel pronto soccorso. L’azienda ha cercato sempre in tutti i modi di trovare soluzioni per ridurre, per quanto possibile, il congestionamento dei pazienti nel pronto soccorso, ma anche per rinforzare quanto più possibile il personale. Fino a oggi il Cardareli ha infatti realizzato dieci bandi tra avvisi e concorsi finalizzati a reclutare personale, ma molti vanno deserti qui come avviene in tutta Italia. I pronto soccorsi sono infatti reparti da cui gli operatori fuggono come sottolinea anche l’allarme nazionale lanciato dalla Società Italiana di Medicina d’Urgenza. Per il Cardarelli lunedì prossimo termina la selezione per la partecipazione all’ultimo bando di questa direzione e speriamo che questo bando possa portare più risorse umane. Intanto cercheremo di dare maggiore aiuto, fermo restando che l’azienda usa già tutto il personale anche di altre unità come rinforzo delle unità mediche proprie del pronto soccorso”.