“La salvezza della Salernitana sarebbe la più grande impresa degli ultimi anni”. Lo dice il presidente granata Danilo Iervolino ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il numero uno del club campano si è lasciato andare a una serie di confessioni sul rapporto con il direttore sportivo Sabatini e con quello su Davide Nicola, passando per l’ottimismo respirato dall’ambiente in vista di un rush finale che potrebbe rivelarsi da sogno. Le sue dichiarazioni:
Obiettivo salvezza – “Ci ho sempre creduto perché avevo parlato con Walter Sabatini, una leggenda del calcio per fiuto, visione e lucidità. Mi disse che se avessi preso i giocatori che mi aveva indicato, allora ci saremmo salvati. E allora li ho presi tutti”.
Allenatore – “Nicola mi ha dato fiducia, mi ripeteva anche prima di questo filotto che questo è il gruppo più bello che abbia mai allenato. Era sicuro che prima o poi i giocatori avrebbero fatto cose straordinarie perché lo seguono tantissimo. E’ una persona intelligentissima, si rapporta con ciascun calciatore in modo diverso. E’ eclettico, passa da grandi conferenze stampa al lancio della scarpa. Poi c’è il rapporto con la gente di Salerno, l’amore dei tifosi è un fattore importantissimo”.
Destino – “Ci giochiamo tutto tra domani e domenica. Le sfide interne con Venezia e Cagliari sono veramente importanti. Affrontare i sardi dopo averli scavalcati sarebbe fondamentale dal punto di vista psicologico perché per la prima volta ci troveremmo sopra al terzultimo posto. Il mio ottimismo nasce dalla considerazione che la Salernitana è forte. Il rimpianto è legato sia al pareggio con l’Atalanta che alla mancata vittoria contro il Milan, oltre che alla sconfitta dell’Olimpico contro la Roma. Ora però è il caso di non pensarci e di concentrarci sulle prossime sfide”.
Pressione – “Non ho paura della pressione perché la squadra è performante. Al crescere della tensione aumentano le sue prestazioni e ci tengo a sottolineare che crediamo fortemente nella salvezza. Già adesso questa è una storia straordinaria, ma il traguardo non è ancora tagliato. La salvezza della Salernitana sarebbe la più grande impresa degli ultimi anni”.
Arechi – “Può fare la differenza perché può darci una spinta incredibile. Dirò sempre grazie ai tifosi per il loro affetto e per il modo caloroso in cui mi hanno accolto”.
Su Ederson – “E’ un grande patrimonio, non ho pensato alla valutazione ma credo almeno 30-35 milioni considerando età, ruolo, qualità nelle due fasi. Può diventare un campione eccezionale, il migliore nel suo ruolo. Qualche telefonata è già arrivata a Sabatini ma non ne parliamo per il momento. Prima la salvezza e poi il mercato”.
Promessa – “Se Nicola in caso di salvezza dovesse andare davvero a piedi dal Papa io gli regalerei le scarpette idonee per la sua lunga passeggiata. E se ci salveremo accelererò la realizzazione di vari progetti che riguardano non solo il club, ma anche la città”.
Mondo del calcio – “Visto da dentro è entusiasmante, ma come in tutti i settori servono rinnovamento, energie, nuove visioni. Perché quello che è arroccato su se stesso ed è refrattario all’innovazione è un settore che non funziona. Mi auguro che nei prossimi anni si possa ritrovare il giusto equilibrio per riportare al top il calcio italiano”.