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Napoli – Paolo Sorrentino vince il suo sesto David di Donatello, su ben 23 candidature, come miglior regista per il film ‘E’ stata la mano di Dio’. Il regista partenopeo, 51 anni, ha prevalso su Leonardo Di Costanzo (Ariaferma), Gabriele Mainetti (Freaks Out), Mario Martone (Qui rido io) e Giuseppe Tornatore (Ennio). Antonio Capuano nel pubblico si fa sentire. “Ormai è abituato, ha visto il film dove lui si alza in platea e inizia a parlare”, ha detto con ironia Sorrentino. “Qui ci sono molte persone con le quali ho cominciato – ha detto – e quindi tanti napoletani. Vorrei ringraziare tutti i napoletani. Dedico questo premio alla mia famiglia, e poi ad una ragazza, Ludovica Bargellini, che ha lavorato con me nel reparto costumi ed era anche un’attrice e purtroppo non c’è più da pochi giorni”. 

‘È stata la mano di Dio’ vince anche il David Giovani. Con la sua solita ironia irresistibile, Paolo Sorrentino mentre ritira il premio dice: “Sono contento di essere risalito su questo palco perché mi ero dimenticato di ringraziare alcune persone. Comunque spero di risalirci anche tra poco…”. 

E Sorrentino ci risale ancora una volta sul palco di Cinecittà, per ritirare il premio al miglior film. “È stata la mano di Dio” è il miglior film della 67esima edizioni dei David di Donatello. “Ringrazio la mia famiglia, tutte le persone che hanno lavorato con me e la famiglia che ho camuffato all’interno del film e senza la quale non sarei qui”. Il suo “È stata la mano di Dio” si porta a casa parecchi premi, tra cui il David di Donatello al miglior film del 2022, il più ambito e prestigioso.