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Napoli – Ennesimo record negativo per la Campania del governatore De Luca che continua pure a vantarsi nei monologhi del venerdì senza contraddittorio, oramai una fotografia sbiadita di una Campania che non esiste se non nella sua fantasia. Eurostat certifica che la Regione campana, anche nel 2021, si colloca tra le aree più indietro dell’Unione europea per occupazione con un tasso del 41,4 per cento, quasi il trenta per cento in meno della media della UE. Ci fa ancora più rabbia che il primato sia condiviso con altre regioni del Sud: Sicilia, Calabria e Puglia. Tra le ultime cinque zone per tasso d’occupazione, l’unica non italiana è la Guinea francese.
La media europea si attesta al 68,4 per cento di popolazione occupata tra i 15 e i 64 anni. Con i suoi numeri, la Campania fa registrare il penultimo dato nei 27 paesi dell’Unione. Le cose vanno anche peggio se si tiene conto del lavoro al femminile: in Campania, meno di una donna su tre trova lavoro (29,1 per cento), il dato più basso d’Europa. Un divario nettissimo con le regioni del Nord dove la Lega governa da anni e alla quale gli vengono riconosciuti i giusti meriti con i dati sul lavoro perfettamente in linea con quelli europei: 67,2 per cento nel Nord Est e 65,9 per cento nel Nord Ovest. I cittadini campani rovinati da De Luca e da anni di politica clientelare di sinistra. Chiediamo un impegno concreto del governo per arginare, secondo competenze, il disastro De Luca”.
Così in una nota l’eurodeputato della Lega Valentino Grant unitamente ai parlamentari campani Pina Castiello, Gianluca Cantalamessa, Francesco Urraro, Ugo Grassi e i consiglieri regionali Gianpiero Zinzi e Attilio Pierro.