A 40 anni dall’assassinio di Delcogliano e Iermano, cerimonia di commemorazione in via Marina. Il Presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, e la sua vice, Loredana Raia, questa mattina hanno deposto una corona di alloro sulla lapide dell’assessore regionale Raffaele Delcogliano ed il suo amico autista Aldo Iermano, posta in Via Marina, dove il 27 aprile del 1982 vennero assassinati. Una cerimonia alla presenza delle autorità civili e militari e della sorella dell’assessore, l’avvocato Ermina Delcogliano, e del figlio dell’autista, Antonio Iermano. Un duplice assassinio da ascrivere ad un patto scellerato tra brigate rosse e criminalità organizzata, a seguito della “riforma del lavoro”, condotta da Delcogliano, che aveva aperto una seria indagine giudiziaria sulle enormi cifre di denaro che ruotavano intorno a corsi di formazione fantasma.
“L’assessore Delcogliano entrò nel mirino della criminalità organizzata perché era un uomo mosso da profondi valori di legalità– ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Oliviero – per tale motivo era doveroso commemorarlo. Con lui venne sacrificato anche Aldo Iermano, non solo il suo autista, ma il suo amico, che tentò di tutto per salvarlo. Quel tragico delitto fu un colpo al cuore alla regione Campania ed il loro sacrificio non deve essere dimenticato. È stato emozionante commemorare questi due grandi uomini insieme ai familiari che mantengono sempre viva la loro memoria. Un ringraziamento particolare va all’associazione Libera che ha promosso una serie di iniziative in ricordo di questi due servitori dello Stato. Nel prossimo Consiglio regionale li ricorderemo con un minuto di silenzio”