Salerno – Stamane, in occasione del 77° anniversario della “Liberazione”, si è svolta la tradizionale cerimonia organizzata dalla Prefettura di Salerno per la ricorrenza che quest’anno, con la cessazione dello stato di emergenza da Covid-19, si è svolta secondo le consuete modalità.
Nella prima parte della mattinata è stata celebrata la Santa Messa in suffragio ai caduti, officiata dal cappellano provinciale della Polizia di Stato nella “Chiesa del Sacro Cuore”.
Al termine della funzione, le autorità civili, militari e religiose, i sindaci dei comuni della provincia, i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, gli studenti e i cittadini si sono riuniti in Piazza Vittorio Veneto, ove sono stati resi gli onori ai caduti e deposte le corone d’alloro al “Monumento ai Caduti” e alla lapide del Partigiano Tenente Ugo Stanzione.
Successivamente, il Prefetto di Salerno Francesco Russo ha rivolto un saluto ai presenti, ricordando, in particolare, il generale di brigata aerea della Regia Aeronautica Sabato Martelli Castaldi, originario di Cava de’ Tirreni, poi entrato a far parte del “fronte militare clandestino” della resistenza con il nome di battaglia “Tevere”, ucciso dai nazisti di Kappler nell’eccidio delle Fosse Ardeatine dopo essere stato sottoposto a bestiali torture, per oltre un mese, all’interno di una cella nella salernitana via Tasso, ove era stato imprigionato, ed insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria. La storia di Sabato Martelli Castaldi è la storia di quanti seppero reagire alla barbarie, in nome dello spirito di coesione e solidarietà di cui Salerno – città della “svolta” e della “solidarietà nazionale”, grazie al patto sugellato nell’aprile del ’44 dai partiti del Comitati di Liberazione Nazionale – seppe dare grande dimostrazione.
A seguire, dopo i messaggi istituzionali del Presidente della Provincia Michele Strianese e del Vice Sindaco di Salerno Paky Memoli, è stato dato ampio spazio agli interventi del Segretario provinciale della UIL Gerardo Pirone, del Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra Giuseppe Paladino e del Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Salerno Ubaldo Baldi.
In Piazzetta del Marinaio si è tenuta la seconda parte della cerimonia, con l’alzabandiera solenne e la deposizione della corona d’alloro dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e delle Organizzazioni sindacali. Nella circostanza, dopo la lettura della “Preghiera del Marinaio”, è stato ricordato brevemente, ma in maniera molto toccante, il giovane marinaio salernitano Carmine De Dominicis, caduto a La Maddalena il 13 settembre 1943, decorato con la medaglia di bronzo al valor militare.
Attraverso il lungomare cittadino, il corteo ha poi raggiunto il Palazzo della Provincia, per la deposizione della corona d’alloro ai piedi della lapide delle Medaglie d’Oro della Resistenza.
La cerimonia, ampiamente partecipata dalla cittadinanza, è stata allietata dall’Associazione Musicale Complesso Strumentale “Lorenzo Rinaldi” – Città di Giffoni Valle Piana, diretta dal maestro Francesco Guida, che ha eseguito l’Inno d’Italia e altri brani della tradizione.