La storia sembra ripetersi. Tra illusioni, tonfi, passando per ammutinamenti. E, dulcis (mica tanto) in fundo, il ritiro. Sarà permanente, ovvero senza un periodo definito. Tutto dipenderà dai prossimi risultati, decisivi non più per la lotta scudetto ma per un piazzamento tra le prime quattro che vale la Champions League, sfumata l’anno passato proprio in occasione dell’ultima, comoda, casalinga, gara stagionale.
Il calendario è un valido alleato del Napoli, ma soprattutto durante questa stagione, gli uomini di Spalletti hanno dimostrato che le gare comode sulla carta sono diventati tabù difficili da sfatare.