Napoli – “Di fronte all’enorme numero di non ammessi ai concorsi nella scuola c’è senz’altro da chiedersi se questo dipenda da un’incapacità assoluta dei candidati di prepararsi a fondo o piuttosto dall’incongruenza delle prove rispetto ai programmi indicati nei bandi”.
Lo afferma Corrado Delizia, presidente della Commissione Tessili dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Napoli, componente della commissione Tessile del Consiglio nazionale dei Periti Industriali.
“Sono più che numerose, infatti – spiega Delizia -, le segnalazioni di candidati che alla prova del concorso ordinario A044, scienze e tecnologie tessili, dell’abbigliamento e della moda e B018, laboratori di scienze e tecnologie tessili, hanno lamentato che a fronte dell’assenza della commissione le prove siano state presidiate da un tecnico e un docente di una disciplina diversa, mentre tra le domande sono apparse anche quelle relative all’automazione, argomento da anni non più incluso nei programmi dei bandi”.
“Non meraviglia dunque – conclude – la contestazione del segretario provinciale della Acai Scuola, Eliana Troise, laddove evidenzia che oltre all’alta percentuale di bocciati in diverse classi di concorso, molti candidati hanno denunciato la discordanza tra gli argomenti che il ministero ha inserito nei programmi di studio e le domande che sottoposte ai candidati. E’ evidente che serve chiarezza, serve un intervento del ministero dell’Istruzione”.