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NAPOLI – Se la bellezza salverà il mondo, sembra proprio che la controprova si avrà nei quartieri storici di Napoli. Alla Sanità, ad esempio, dove da anni il parroco don Antonio Loffredo e la coop di giovani La Paranza si sono inventati un impiego con la riscoperta dei tesori d’arte. E ora anche nella vicina zona di Santa Maria dei Miracoli.

Qui, a dare nuova speranza a decine di ragazzi è Padre Valentino De Angelis, 42 anni, da 9 parroco della Chiesa del Seicento che da domenica scorsa, oltre ai quadri di Luca Giordano e Andrea Vaccaro, ha un nuovo tesoro da far ammirare: il pannello dell’altare maggiore firmato da Biagio Roscigno.

“Abbiamo voluto che raffigurasse l’apparizione di Cristo davanti ai discepoli in cammino verso Emmaus – spiega Padre Valentino – Questo perchè anche noi, come comunità, siamo in cammino con un progetto denominato proprio Emmaus con il quale ci proponiamo di dare nuove opportunità a decine di ragazzi”.

L’arte di per sè è già una opportunità: ne è convinto l’autore del nuovo altare, Biagio Roscigno, che nel 2009 ha aperto una bottega poco distante, negli spazi del famosissimo Palazzo dello Spagnolo. “La mia è una bottega-laboratorio, in quanto la concepisco come uno spazio culturale aperto. L’arte arriva a tutti e tutti possono contribuire a crearla”, racconta il maestro che, tra l’altro, ha modellato la scenografia del Presepe Favoloso coi pastori dei fratelli Scuotto donato lo scorso Natale alla basilica di Santa Maria della Sanità.

“L’arte insegna a riconoscere la bellezza e quindi a rispettarla, a tutelarla, a valorizzarla. Insegna a stare assieme e a creare un nuovo senso di comunità. Per questo, assieme a Padre Valentino, sto pensando di organizzare degli incontri fissi con i ragazzi del quartiere nel corso dei quali, partendo dall’arte, si potranno fare riflessioni e sviluppare progetti al fine di dare nuove possibilità anche in quartieri non semplici”.

Del resto, conclude Roscigno, “fare del bene è contagioso. Spesso, un’opera di bene fa da esempio e viene emulata da altri”

(foto di Alessandro Catocci)