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Avellino – “Dopo il tutto esaurito delle giornate di Pasqua e Pasquetta, si aspettano ora il 25 aprile e il 1° maggio per avere conferma di essere finalmente usciti dal periodo di difficoltà coinciso con la pandemia da Covid-19 e il contestuale lockdown, che per due anni ha attanagliato le strutture ricettive, ristoranti e agriturismi dell’Irpinia. Prospettive sicuramente ottimistiche” E’ quanto affermano alla Confagricoltura di Avellino alla fine della giornata di Pasquetta.

Le notizie che giungono a fine giornata, dicono che si è ritornato ai tempi pre pandemia e l’Irpinia ha potuto così di nuovo offrire ai numerosi turisti delle feste le sue bellezze paesaggistiche, naturalistiche ed enogastronomiche. E ce n’era davvero bisogno dopo le difficoltà economiche, e non solo, patite durante i due anni di restrizioni imposti dal Covid-19.

Molto apprezzati, come negli anni passati, le aziende agrituristiche che ancora una volta sono state riconosciute come le vere ambasciatrici del territorio e delle sue tradizioni e tanti sono stati gli  agrituristi, moltissimi dei quali provenienti dal salernitano e dal napoletano, che hanno trascorso nelle strutture dislocate sul territorio l’intera giornata di Pasquetta, approfittando delle specialità della cucina tradizionale irpina offerte dalle aziende, oppure sostando all’aria aperta nelle tante aree pic-nic delle colline interne.  

Nonostante la pandemia, le preoccupazioni e le angosce per la guerra in Ucraina, la gente vuole ricominciare a vivere, riprendersi i suoi tempi e i suoi spazi e vuole farlo, spesso, non andando lontano da casa, ma contando su quello che di bello e di genuino offre il proprio territorio. Si conta, quindi, sull’appeal della campagna e sulla genuina ospitalità degli operatori agrituristici irpini, sul senso di libertà e sicurezza che trasmettono gli ampi spazi e sulla bontà e qualità dei piatti serviti e dell’agroalimentare del chilometro zero”, dichiarano all’Associazione agrituristica “Agriturist” di promozione degli agriturismi e del turismo in campagna promossa da Confagricoltura.