Cosenza – Al termine della sfida di campionato contro il Benevento, Pierpaolo Bisoli ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dall’allenatore del Cosenza dopo la gara contro i giallorossi di Fabio Caserta.
Atteggiamento – Oggi i ragazzi hanno disputato una partita spettacolare sotto tutti i punti di vista, atletica, di palleggio, di profondità, di occupare bene gli spazi. Abbiamo messo in difficoltà una forza importante come il Benevento che lotta per andare in serie A. E’ chiaro che tutte le partite non possono venire bene, io lo vorrei ma non è possibile. L’impegno lo mettiamo sempre, anche con il Monza quando sembravamo remissivi, forse perché avevamo preparato una partita che dopo dieci minuti era stravolta. Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi perché dopo tre giorni hanno cambiato mentalità. Siamo andati a prenderli alti, attaccando gli spazi e fraseggiando dietro le linee del loro centrocampo. E’ vero che faccio delle scelte e a volte posso sbagliarle, ma molti di questi ragazzi andavano aspettati. A Cremona ci saranno altri interpreti, perché non possiamo giocare a questi ritmi e pensare di giocare con gli stessi undici. Ci prepariamo ad affrontare un’altra corazzata ma non partiamo battuti. Iniziamo a vedere uno spiragli luce, voglio portare questa squadra ai play out e cercare di salvare il Cosenza. Questi tre punti sono una boccata d’ossigeno, penso che siamo sulla strada giusta e adesso vediamo cosa succede nelle ultime quattro gare.
Prestazione – Non è possibile giocare sempre con questi ritmi, soprattutto quando giochi ogni tre giorni. Adesso i frutti iniziano a vedersi, anche se da quando ci sono credo che abbiamo sbagliato solo a Terni. Le prestazioni ci sono state, sono mancati i risultati. Piano piano stiamo mettendo benzina, come ad esempio sta facendo Gerbo.
Cremonese – Torno allo Zini con grande emozione, penso di aver contribuito a una salvezza importante. Ho ricordi splendidi, ma tutti sanno che non concederò nulla e cercherò di prendere un altro risultato per il mio Cosenza. Se dovessimo riuscirci saremo all’80% ai play out.
Approccio – E’ stata la chiave vincente. Ho detto ai ragazzi che non possiamo essere più conservativi, c’è bisogno di vincere qualche partita. Ho detto di rischiare anche l’uno contro uno e di limare gli errori individuali. Oggi siamo stati perfetti. E’ vero che Farias ha sbagliato un gol, ma questo fa parte della ruota che gira. Io gioco sempre per vincere, poi a volte non ci riesci per delle contingenze. Oggi ho la possibilità di scegliere tra venti, ventidue giocatori.
Concentrazione – Abbiamo lavorato, abbiamo fatto delle situazione quando erano stanchi morti, gli buttavo la palla in area per fargli capire che anche una palla può valere una stagione. Abbiamo limato gli errori e oggi siamo stati bravi. Stiamo cercando di lavorare, lo abbiamo fatto anche stamattina per un’ora. Devo dire bravi ai ragazzi, abbiamo lavorato sotto il sole.
Camporese – Abbiamo un rapporto che ci lega da tanti anni. Quando arriva un allenatore che conosci cerchi di tirare fuori qualcosa di più. Con lui ho vinto un campionato, fu un protagonista importante e fece tre gol. Sente la responsabilità di portare a termine questa missione, di portare il Cosenza ai play out e poi alla salvezza. Abbiamo un rapporto come padre e figlio. Ma questo con molti ragazzi e hanno bisogno del pubblico. Mi scuso se non abbiamo fatto punti, siamo in difetto sotto questo aspetto non delle prestazioni, ma abbiamo bisogno di loro e del loro affetto. Quando non ce la facciamo chiediamo un aiuto.
Formazione – Far giocare sempre lo stesso undici non è facile. Stamattina ho perso due giocatori ma non mi sono buttato la croce addosso. Oggi ho avuto paura di perdere Camporese, dopo dieci minuti ha sentito tirare il flessore ma non è voluto uscire. Non posso pensare di giocare sempre con il solito undici, dobbiamo miscelare e cercare di arrivare al play out nella migliore condizione. Oggi abbiamo tirato fuori anche la prestazione, chi è entrato ha dato tutto. Abbiamo trovato un’identità difensiva forte.