Benevento – Mentire sapendo di farlo. Fabio Caserta prova ancora a giocare a carte coperte, ma questa volta il bluff non gli riesce alla perfezione. Il tecnico del Benevento continua a ripetere di non dare peso alla classifica, di volerla guardare solo alla fine quando arriverà il momento di tirare le somme.
Nel post partita con il Vicenza, tuttavia, l’allenatore di Melito di Porto Salvo si è lasciato sfuggire qualcosa di nuovo e di non certamente banale. “Abbiamo sofferto dal punto di vista mentale, quando hai l’obbligo di vincere è normale che la stanchezza si faccia sentire”, ha confessato Caserta dopo il successo di misura contro la formazione di Brocchi. Segno evidente di come un occhio alla classifica in casa giallorossa lo si butti, facendola in barba alla scaramanzia.
La Strega, del resto, ha un jolly prezioso da giocarsi giovedì prossimo. Mentre le altre avranno il vantaggio di tirare il fiato dopo l’ultimo turno infrasettimanale di una stagione sfiancante, il Benevento dovrà recuperare il match di Cosenza, rinviato per covid lo scorso 4 marzo. Un handicap apparente per i giallorossi, che potrebbe tramutarsi in un’onda favorevole da solcare nel finale di stagione.
Vincere al “San Vito-Marulla” significherebbe, infatti, stringere nelle mani il proprio destino. I tre punti in terra calabrese permetterebbero ai sanniti di affiancare in seconda posizione Monza e Cremonese, formazioni che tra scontri diretti, classifica avulsa e differenza reti sono attualmente in ritardo rispetto alla squadra di Fabio Caserta. In parole povere, in caso di successo contro il Cosenza, il Benevento avrebbe la certezza di approdare in serie A vincendo le quattro gare che mancherebbero al termine del campionato.
Si potrebbe obiettare sul fatto che le partite vanno sempre giocate, è vero, ma l’accento non va posto sui calcoli da fare ma semplicemente sul fatto che la Strega diventerebbe artefice del proprio futuro, qualcosa di inaspettato soltanto un mese fa, quando Letizia e compagni cadevano al “Benito Stirpe” contro il Frosinone e sembravano destinati a doversi accontentare dei play off, l’uscita d’emergenza per continuare a sognare il ritorno in massima serie.
Adesso quell’ambizione potrebbe non dipendere più dagli altri ma solo da se stessi. Un vantaggio rilevante in un rush finale dove ormai contano i punti rispetto al gioco. Proprio come successo con il Vicenza, novanta minuti durante i quali il Benevento ha mosso un passo indietro in termini di prestazione, riuscendo ugualmente a conquistare il successo.
L’ingenuità di Meggiorini ha indubbiamente agevolato il compito. Brocchi e Padella hanno provato a scagionare l’attaccante, ma non ti aspetti di certo che sia un giocatore di 36 anni a perdere la testa, rimediando un’espulsione dopo due gialli entrambi per protesta, lasciando la squadra in dieci sul risultato bloccato e un primo tempo giocato ad armi pari. E se è vero anche che di occasioni il Benevento non ne ha avute granché, bisogna anche sottolineare come gli unici pericoli, gol annullato a parte, siano arrivati esclusivamente da palla inattiva. In questo momento, insomma, contano i punti e quelli di Cosenza potrebbero valere doppio per la Strega.