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Roma – Pubblico quasi da record, oltre 64mila all’Olimpico, Spinazzola in panchina, in tribuna un gruppo di atleti arrivati dall’Ucraina, ospiti di Sport e Salute e della Fita. C’erano tutte le premesse per uno show della Roma contro la Salernitana ultima in classifica ma la squadra di Jose Mourinho ha risposto solo in parte alle attese, acciuffando nel finale una vittoria in rimonta per 2-1 su un’avversaria risultata più ostica del previsto, complici anche le fatiche di coppa. Proprio dopo la deludente trasferta in Conference League, era importante per i giallorossi ritrovare morale in vista del ritorno di giovedì prossimo col Bodo, ma il successo firmato da Perez e Smalling consente di mantenere il passo delle rivali per la zona Europa, con la Lazio che ha ripreso ritmo dopo il ko nel derby e la Fiorentina che è in rimonta. Lasciato ancora in panchina Zaniolo – a fare compagnia al rientrante Spinazzola, a nove mesi dal grave infortunio con la nazionale all’Europeo -, Mourinho ha optato per un attacco a tre con Abraham supportato dal giovane Felix e dall’esperto Mkhitaryan, con Karsdorp ed El Shaarawy gli esterni.

Nicola ha confermato Djuric come unica punta e Ribery alle sue spalle. Copione subito rispettato, con la Roma a dominare il gioco e la Salernitana coperta ma per nulla rinunciataria. La prima vera occasione è arrivata al 20′, quando Mkhitaryan dal limite non ha inquadrato la porta ma solo 2′ dopo la Salernitana è passata, su punizione per un fallo di Kumbulla su Ederson. Ribery ha dato palla a Radovanovic, che con un destro potente ha battuto Rui Patricio. La Roma ha ripreso a macinare gioco aprendosi varchi nella difesa ospite e in uno di questi, al 36′, si è fiondato in area Mkhitaryan, affossato da dietro da Obi. Volpi non ha ritenuto di fischiare, nonostante le proteste dei giallorossi e di Mourinho, e il check out non ha rilevato fallo, facendo infuriare il pubblico. L’intervento esterno c’è stato invece poco dopo, quando Gyomber ha atterrato Felix e Volpi ha dato il rigore, ma richiamato al video ha decretato che il fallo era cominciato fuori area, concedendo solo una punizione.

Al rientro in campo, Mourinho ha inserito Zaniolo al posto di Kumbulla, ma nelle maglie più strette della difesa granata l’eccesso di giocatori offensivi non ha aiutato, con Felix un po’ confusionario e Abraham poco ispirato. Il portoghese ha inserito Carles Peres per Felix e Shomudorov per El Shaarawy ma è stata ancora la Salernitana a farsi pericolosa con Kastanos al 28′. Il pericolo scampato e il fischio finale sempre più vicino hanno indotto la Roma a tentare il tutto per tutto, completando la rimonta in 5′: al 36′, Carles Perez ha battuto Sepe con un tiro da fuori area e al 41′ Smalling ha raddoppiato infilando in rete una precisa punizione di Veretout, rendendo felici i 64 mila sugli spalti. Con il Bodo, giovedì, saranno in 70mila per sognare anche in Europa. Dalla speranza alla disperazione, la Salernitana vede invece sempre più vicina la serie B.

Roma-Salernitana 2-1 (0-1)

Roma (3-4-1-2): Rui Patricio; Kumbulla (1′ st Zaniolo), Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante (29′ st Veretout), Oliveira (22′ st Shomurodov), El Shaarawy (22′ st Zalewski); Mkhitaryan; Felix (22′ st Perez), Abraham. (Fuzato, Maitland-Niles, Diawara, Spinazzola, Mancini, Bove, Vina). All.: Mourinho.

Salernitana (3-5-2): Sepe; Gyomber, Radovanovic, Ranieri (14′ st Dragusin); Mazzocchi (29′ st Verdi), Coulibaly L., Ederson, Bohinen (20′ st Zortea), Obi (20′ st Kastanos); Djuric, Ribery (29′ st Jaroszynski). (Belec, Veseli, Gagliolo,  Di Tacchio, Vergani, Mikael). All.: Nicola.

Arbitro: Volpi di Arezzo.

Reti: nel pt 22′ Radovanovic; nel st 36′ Perez, 40′ Smalling.

Angoli: 9 a 2 per la Roma,

Recupero: 4′ e 3′.

Ammoniti: Bohinen, Kumbulla, Djuric, Gyomber, Cristante, Ribery, Sepe, Kastanos, Mkhitaryan, Zortea, Abraham, Radovanovic, Rui Patrício per gioco falloso.

Spettatori: 64.266.