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Benevento – Il cinema interviene con funzioni educative oltre che documentaristiche sul tema della devianza giovanile e sul recupero possibile dei giovani che sbagliano. È questo il senso di un’opera filmica, “Tempi supplementari”, il cui trailer è stato presentato nel pomeriggio al seminario Arcivescovile, per la regia di Corrado Ardone. L’opera pone al centro dell’attenzione la povertà educativa e dei sentimenti, soffocati dalla convinzione di non avere altra scelta che non sia quella più facile e che porta al denaro. “Tempi Supplementari” è stato quindi anche l’occasione per parlare di legalità e di devianza giovanile. Promossa da Spazio@perto APS e l’Università Giustino Fortunato, la produzione delinea i contorni di quei fenomeni devianti quali le baby gang. Ardone ribadisce il ruolo della famiglia e della scuola che possono essere determinanti per le scelte future dei giovani. Annarita Del Donno, Presidente dell’Associazione Spazio@perto, ha sottolineato: “Si può sbagliare, ma si può correggere e offrire una seconda possibilità. Bisogna saper guidare i più giovani ed essere consapevoli di ciò che fanno e capire perchè si comportano in questa maniera”. Caterina Chinnici, presidente dell’intergruppo europarlamentare per i diritti dei minori del Parlamento Europeo, intervenuta da remoto ha detto: “Occorre credere nei ragazzi e dare loro una possibilità. L’arte può essere un linguaggio universale che può unire tutti attraverso il linguaggio diretto”. E’ quindi intervenuta Stefania Pavone, Presidente COA Benevento, che ha spiegato come le famiglie abbiano un ruolo fondamentale come sentinelle per i giovani. Per il Comune di Benevento era presente l’assessore comunale Maria Carmela Serluca che ha detto: “Occorre la formazione, le famiglie hanno un ruolo essenziale come la scuola. Bisogna inculcare nei ragazzi i giusti valori che poi dovranno applicare nella vita”. Giuseppe Acocella, Magnifico Rettore dell’Università Giustino Fortunato, ha spiegato: “L’università non viene mai meno a questo compito. Legalità e devianza giovanile sono un tema centrale. La perdita della sensazione del mancato rispetto delle regole non può essere un fatto normale. Il senso i comunità deve essere fondamentale. Noi abbiamo attivato percorsi sulla devianza giovanile. Il Mezzogiorno è stato condannato alla rinuncia dello sviluppo per questi fenomeni. La mafia e la camorra ha pesato sullo sviluppo del sud e sulla possibilità di essere all’altezza del destino europeo che dovrebbe perseguire una Nazione”. Il regista Ardone ha spiegato: “Puntiamo sul cinema sociale per comunicare messaggi educativi. Dopo la campagna sul femminicidio affrontiamo il tema della legalità. Lo abbiamo fatto con il cuore dando spazio ad attori che vengono da quartieri disagiati per poter testimoniare queste esperienze e raccontare certe verità”. Presente anche una protagonista del trailer, Simona Tammaro che ha detto: “Vengo da Ponticelli. Il personaggio che ho interpretato l’ho sentito subito mio. Io spero che i ragazzi possono raccogliere una riflessione. Cercare la bellezza, una via per trovarla ci sta. La vita ci regala la possibilità per una seconda scelta” .