Scrive l’assessore all’Ambiente Alessandro Rosa: “Torno sulla questione pini per precisare alcuni punti in merito a questioni riportate in maniera decisamente inesatta.
All’indomani del tavolo tenuto con tutti gli attori coinvolti nella vicenda noto che si fa cenno alla perizia Colombo affermando capziosamente che l’amministrazione non ne ha tenuto conto.
E’ falso, semplicemente: le perizie durano un anno, poi scadono. La perizia Colombo è stata notoriamente integrata da altre analisi nel corso del tempo, per approfondire ulteriormente la questione: parlo delle analisi resistografiche. Dunque la perizia Cardiello differisce da quella precedente poiché più approfondita. Per metterla in campo medico e semplificare ulteriormente la questione è come passare, in caso di sospetti problemi al cuore, dall’elettrocardiogramma all’ecocardiogramma con prova da sforzo, alla coronarografia e cardio tc: per decidere se e come intervenire il medico chiede l’ultimo esame, e di sicuro quello più approfondito.
Ricordo, non solo a me stesso evidentemente, che la situazione attuale che individua in 26 piante quelle irrimediabilmente danneggiate è nota da tempo, e aggiungo, un’altra volta, che chi individua nella vecchia perizia il Vangelo e nella nuova il Necronomicon parla di due perizie in cui si differisce unicamente su 2 piante: quella di Colombo parla di 24 piante da abbattere, quella di Cardiello, appunto, di 26.
Non mi soffermo poi su toni inutilmente minacciosi che si trascinano stancamente e cacofonicamente sulla questione”.
Pini al viale Atlantici, l’assessore Rosa: “Perizia Colombo scaduta non ignorata”
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