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Il livello raggiunto dall’industria del gioco negli ultimi anni ha ormai raggiunto degli standard che si ritenevano impossibili o, per lo meno, di stampo futuristico. Grafiche 4D, streaming in HD, realtà aumentata e Big Data, tutto nel mondo del gambling parla ormai una lingua che sa di fantascienza. Quali sono i segreti di questo settore e quali sono soprattutto i margini di crescita? Proviamo a capirlo insieme in questo focus dedicato proprio alla crescita esponenziale di questo segmento della nostra economia.

Per farlo non possiamo che partire dai numeri. Ne prendiamo due, che sono tra i più chiari e più utili. Da un lato mettiamo quello della raccolta totale relativa all’anno 2006: 35 miliardi di euro. Dall’altro mettiamo quella del giro d’affari del 2021, in piena pandemia da Covid 19: 89 miliardi di euro. In questa differenza c’è tutto il segreto del gambling, perché dal 2006 ad oggi il settore ha cambiato pelle migliaia di volte, ha iniziato a sviluppare, a sperimentare, a testare nuove soluzioni all’avanguardia.

Merito di aziende e di software house che hanno saputo rischiare, che hanno saputo leggere i tempi e indovinare il futuro. Parliamo soprattutto della Novomatic, di NetEnt ma potremmo citarne tantissime altre, brand che sono leader del settore e sono stati capaci di creare tipologie di giochi come le slot machine gratis con un gameplay a misura di utente. Non è un caso se, in vetta alla classifica delle slot machine online più giocate nel 2021, ci siano proprio le loro: The Big Easy, Boof of Ra, Ulisse oppure Sphinx Wild, della IGT, e Centurion, firmata invece da Insipred, o ancora Diamond Strike della Pragmatic Play.

Come hanno fatto a sviluppare titoli di questa portata? Tutto merito, dicevamo, della tecnologia. In particolare del machine learning, ovvero una branca dell’Intelligenza Artificiale capace di leggere e studiare i comportamenti dei giocatori, migliorando così le performance di un prodotto. Grazie alle informazioni che derivano da questi dispositivi è possibile apportare modifiche fondamentali, assecondando gusti e desiderata degli utenti. E sviluppare tecnologie simili serve al gambling, ma non solo. Lo ha spiegato Raffaele Oriani, della Luiss Business School: “Un aspetto che va sottolineato è il contributo che gli operatori del settore possono dare allo sviluppo di nuove tecnologie. Poi oggi è possibile prevedere una permanenza della multicanalità nel tempo, la crescita avrà un limite”, si legge in un comunicato stampa.

Così quindi il gioco legale e pubblico ha saputo salvare la sua barca. E forse, grazie all’innovazione, ha salvato anche l’economia.