Salerno – Il 2020 è stato l’anno della pandemia, ma anche quello che ha impresso tra le piccole e medie imprese salernitane l’accelerazione sulla trasformazione digitale. È stato infatti di dodici punti percentuali l’incremento registrato sulla quantità di imprese provinciali e regionali che hanno investito nel digitale e tale andamento trova ora conferma dai dati 2021, dettagliati nelle macro aree di investimenti individuati dal Sistema Excelsior, e confrontati con il periodo 2016-2020. Nel 2021 il 67,4% delle imprese della provincia di Salerno ha dichiarato di avere investito nella trasformazione digitale, a fronte del 63,1% nel periodo 2016-2020. I dati sono stati raccolti e diffusi dalla Camera dì Commercio di Salerno nell’ambito del progetto Pidmed, lo strumento attraverso il quale sono state promosse ed effettuate numerose azioni di diffusione e sensibilizzazione verso le imprese sul territorio salernitano per accrescere la cultura digitale e per far conoscere il Piano “Transizione 4.0”. Tre anni dopo l’avvio, il quadro è chiaro: anche le imprese della regione Campania della provincia di Salerno hanno reagito alla crisi, introducendo cambiamenti in ambito organizzativo ed investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale, dimostrando di poter continuare ad essere competitive e ad affrontare in modo efficace l’emergenza sanitaria da Covid-19. A supporto dei processi produttivi aziendali sono state introdotte tecnologie cloud, mobile, internet ad alta velocità e sono stati fatti investimenti su big data. Questi in particolare si sono rivelati indispensabili anche in ambito turistico poiché permettono la gestione coordinata di tutti quegli elementi necessari che compongono una destinazione: (risorse umane, marketing, prezzi, attrazioni ecc.). Un chiaro esempio di come i BD possano essere plasmati per offrire servizi di destination management, nell’ambito delle innovazioni curate da Pidmed è offerta da un gruppo di albergatori del Cilento abituati a gestire i propri affari in maniera tradizionale, e a fronte sia di problemi di carattere operativo e soprattutto per valorizzare l’offerta turistica dell’interland cilentano, ha deciso di lavorare al progetto “Trasite” per la creazione di una piattaforma di destination management. L’obiettivo era quello di creare una piattaforma che potesse facilitare l’esperienza di una vacanza ma in maniera innovativa: per scegliere la destinazione e scoprire nuovi luoghi si sceglie quindi di partire proprio dalla voglia di avventura e dalle passioni del cliente.
Si può offrire così un vero e proprio eco-sistema navigabile che consente all’utente di avere tutte le informazioni necessarie per la sua esperienza come ad esempio informazioni su variabilità e meteo che permettono al turista di scegliere quindi il giorno più adatto in cui viaggiare. In questo modo diventa chiaro comprendere come la piattaforma non sia solo un portale di e-commerce dove acquistare un pacchetto esperienziale ma diventa un vero e proprio “luogo” dove poter dialogare con guide e organizzatori per immergersi nel mondo cilentano.
“Mai come in questo momento il digitale rappresenta una grande opportunità per le PMI, per arrivare a pubblici cui non potrebbero arrivare altrimenti, per generare valore economico, con le ricadute positive che ben conosciamo sul Paese e sulla comunità in cui sono immerse”, queste le parole di Andrea Vecchione di Viralbeat, l’agenzia di web marketing che si è occupata del progetto. È proprio con l’aiuto dei big data che si è potuto indagare quali fossero i driver d’acquisto e gli orientamenti dei pubblici digitali. Un esempio vivente di come possano crearsi, tramite la tecnologia, nuovi paradigmi tra piccole realtà di imprenditori, aziende, agenzie, fornitori e committenti che danno vita ad un progetto che possa mettere al centro le relazioni umane e valorizzare il territorio.
I Big Data nel Turismo: l’innovazione in Cilento (VIDEO)
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