Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Altrabenevento sulla questione riguardante gli alloggi di via Saragat:
Dopo mesi di chiacchiere e di propaganda mastelliana, l’ACER cede agli assegnatari degli alloggi di via Saragat solo il “diritto di superficie” e non la piena proprietà
Con un trionfale comunicato inviato alla stampa e pubblicato sul sito del Comune di Benevento l’11 marzo, il sindaco Clemente Mastella e l’assessore all’Urbanistica Molly Chiusolo hanno annunciato che “Finalmente si chiude l’annosa vicenda degli alloggi di via Saragat”.
Come i cittadini ricordano, la notizia che entro il 30 ottobre sarebbero stati i rogiti per la cessione degli alloggi realizzati dallo IACP in via Saragat ai legittimi assegnatari, era stata data a settembre, in piena campagna elettorale, da Mastella e Chiusolo ma la firma dell’atto è stata rinviata prima a gennaio e poi clamorosamente smentita dai revisori dei conti di Acer, subentrato a IACP, e dalla Regione Campania.
Dopo le ripetute figuracce il sindaco e l’assessore all’urbanistica tornano sulla questione a seguito di una comunicazione del presidente di Acer che ha recentemente annunciato, con una comunicazione esaltante pubblicata sul sito istituzionale, che “La buona amministrazione ha riportato i cittadini ed il servizio pubblico al primo posto. Grazie all’impegno sinergico Acer – Comune – Regione gli assegnatari di via Saragat a Benevento diventano proprietari” per annunciare dal 23 marzo la firma dei rogiti dal notaio.
Poi Lebro aggiunge “La fiducia nelle istituzioni è fatta di azioni amministrative concrete e con questo passaggio è stata ripristinata la legalità e si da finalmente piena e completa attuazione alle norme, agli impegni amministrativi e alle decisioni dei giudici. Dopo gli importanti interventi di messa in sicurezza realizzati da Acer nel secondo semestre 2021, si chiude ogni contenzioso e gli assegnatari sono finalmente in grado di ristrutturare e riqualificare i loro appartamenti con gli interventi agevolati dagli incentivi governativi.”
Al di là del tono propagandistico, utilizzato sempre quando si vuole tentare di coprire misfatti, come accade durante le guerre, oppure per nascondere le proprie responsabilità, il presidente di Acer non riconosce di avere sbagliato quando a settembre firmò una transazione senza consultare i Revisori dei Conti e il commissario liquidatore dell’ex Iacp, senza adottare atti idonei (determine specifiche) e la preventiva messa in sicurezza degli edifici.
Lebro, dopo il comunicato, ha inviato al sindaco Mastella (che si vanta di essergli amico e di averlo candidato alle elezioni comunali di Napoli) una lettera con la quale comunica che ACER ha “assunto le determine per l’assegnazione in proprietà superficiaria degli alloggi
nell’edificio Y2”.
Queste determine però non sono pubblicate sul sito di ACER (che di certo non è esempio di “buona amministrazione”), che invece contiene solo, in bella mostra, l’annuncio propagandistico della presunta imminente cessione degli alloggi.
Senza la lettura di quelle “determine”, che la legge impone di pubblicare, non è possibile sapere quali sono le condizioni che gli assegnatari devono accettare per ottenere, finalmente, la legittima piena proprietà degli alloggi che abitano da almeno vent’anni e per i quali hanno già da molto tempo pagato quanto dovuto.
Piuttosto che fare annunci propagandistici, Lebro, Mastella e Chiusolo devono fornire documenti e spiegare: quali sono le formali condizioni per la cessione degli alloggi? gli assegnatari devono farsi carico dei lavori che IACP avrebbero dovuto realizzare a seguito di sentenze? la “messa in sicurezza degli edifici” di cui parla Lebro è la sola parziale rimozione dei pannelli isolanti che non sono stati poi rimessi? cosa accade se l’assegnatario non potrà accedere, in tutto o in parte, ai diversi bonus per lavori privati o condominiali ? è stata firmata una nuova transazione con l’avvocato degli assegnatari?
Per ora dalla lettera di Lebro emerge una sola novità: l’ACER non trasferisce agli assegnatari la piena proprietà degli alloggi, ma solo la “proprietà superficiaria”.
Nella transazione firmata a settembre da Lebro e dal legale degli assegnatari si faceva riferimento, genericamente, a “cessione della proprietà” ma la questione non è di poco conto. Con il rogito annunciato per il 23 marzo, ACER cede l’alloggio in “diritto di superficie” per un certo numero di anni e se l’assegnatario vorrà acquisire per intero il bene immobiliare dovrà chiedere al Comune la “trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà” e pagare altri oneri (circa 15-20.000) sempre che l’Ente accerti che sono stati effettuati regolarmente gli espropri dei terreni, delegati dal Comune allo IACP, ed effettuate regolarmente le opere di urbanizzazione con relativi collaudi e consegne al Comune.
Si tratta di questioni controverse e oggetto di vari contenziosi.
L’assessore all’Urbanistica, Molly Chiusolo le può accertare facilmente, anche perché il padre è stato tra gli avvocati più impegnati nelle relative vertenze giudiziarie tra Comune, IACP e proprietari di quei terreni, e spiegare bene agli assegnatari cosa dovranno fare per acquisire, veramente, la piena proprietà degli alloggi di via Saragat.