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Napoli – L’ultima trovata di De Luca ha dell’incredibile. La delibera di Giunta con cui viene rimodulato il budget di spesa per il personale delle aziende sanitarie e di quelle ospedaliere è un atto che sconvolge la demografia della Campania, al punto che le province di Avellino, Benevento e Caserta messe assieme prendono quanto quella di Salerno. Il governatore sta riscrivendo la geografia della regione, trasformandola in territorio al servizio della sua città di residenza, e lo sta facendo nel silenzio generale della classe politica sulla pelle dei pazienti e degli ammalati”.
Lorenzo Medici, leader della Funzione Pubblica Cisl, commenta i contenuti della delibera n. 74 dell’esecutivo, ed attacca: “Come sindacato chiediamo di sapere subito quali sono i criteri oggettivi a cui ci si è ispirati distribuendo i soldi dei cittadini. Lo chiediamo sia in quanto maggiore organizzazione rappresentativa degli operatori sanitari che come contribuenti che pagano tasse sempre più salate, visto che il governatore è stato l’unico in Italia a portare l’addizionale al 3,30%, una quota inaudita, ancora una volta con il consenso dei gruppi della maggioranza a cui interessa solo incassare il lauto stipendio mensile. E rivendichiamo anche il diritto di conoscere i dati di partenza del monte salari del 2004, che rappresentano la somma spendibile oggi detratto l’1,4%”.
Il sindacato spiega in dettaglio i finanziamenti: “l’Asl di Avellino prende 104 milioni, quella di Benevento 63, quella di Caserta 298, per un totale complessivo di 475 milioni, quasi quanto i 450 milioni e mezzo di Salerno, nonostante le prime tre abbiano una popolazione complessiva di 1 milione e 600 mila abitanti, 500 mila in più dell’altra. La Cisl esprime perplessità anche per i finanziamenti alle aziende ospedaliere.
Il Ruggi ottiene 170 milioni con appena 642 posti letto, l’Azienda dei Colli (che mette assieme Monaldi, Cotugno e CTO) incassa 4 milioni e mezzo in meno (!) con 987 posti letto, il Cardarelli, che è il più importante presidio del Mezzogiorno con 850 posti letto, 100 mila accessi all’anno e 300 pronti soccorso al giorno ottiene 179 mila euro, appena 9 mila in più”.
E’ una distribuzione di risorse – conclude Medici – unidirezionale! Se serve ad assumere nelle Asl e nell’ AO di Salerno non può e non deve danneggiare territori e presìdi prestigiosi e di rilievo nazionale che hanno bisogno da anni di personale. Il presidente-assessore continua ad adottare provvedimenti senza confrontarsi con le organizzazioni sindacali ed a sbagliare. A meno che non preferisca fare da solo perché così può accontentare la sua città”.