Benevento – Sono numeri da incubo quelli venuti fuori nel corso dell’inaugurazione della sede operativa di Benevento dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche in via XXV Luglio. “Un terzo dei giovani del Mezzogiorno non studia e non lavora, la percentuale degli occupati tra Nord e Sud ha un differenziale del -22%, mentre il reddito pro-capite nel Mezzogiorno è pari a -55% rispetto al Nord”, ha rimarcato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp.
Come se non bastasse il tasso di inattività per le persone 15-64enni nel 2020 è stato del 47%, con una quota rilevante di donne (60% contro il 44% della media italiana). Con queste premesse si avvia dunque la rinascita dell’ex Isfol oggi appunto Inapp nel Sannio, nell’obiettivo di offrire un tavolo di contatto e confronto tra amministratori locali e formatori professionali per le politiche del lavoro e di sviluppo del territorio.
L’ex Isfol aveva sede presso la Villa dei Papi, ma a causa dei problemi di gestione e di tenuta del bene monumentale di proprietà di Comune e Provincia, dovette chiudere i battenti oltre sei anni or sono: oggi con la modifica operativa e statutaria e con un nuovo nome, la struttura riappare in città presso una sede della Provincia, al Centro per l’Impiego in via XXV Luglio, a seguito di un accordo tra gli enti.
All’incontro era presente il Sindaco Clemente Mastella che ha rimarcato come uno dei drammi del territorio sia lo spopolamento delle aree interne che tuttavia è un tema che non riguarda soltanto il Meridione, ma tutte le aree collinari e montane del Paese, pur con le specificità di questo o quel comprensorio. Il Presidente della provincia, quale padrone di casa, Nino Lombardi, che peraltro è un funzionario del Centro dell’Impiego, ha voluto sottolineare il valore della presenza sul territorio dell’Inapp richiamando l’attenzione su un più equilibrato rapporto con il reddito di cittadinanza e gli investimenti pubblici in materia di formazione e di lavoro per i giovani del Mezzogiorno. Lombardi ha sottolineato la necessità di creare una rete di relazioni su questi campi.
Insieme a Mastella e Lombardi al tavolo anche il consigliere regionale Mino Mortaruolo, l’ex sottosegretario di Stato al Lavoro, che promosse a suo tempo l’ex Isfol a Benevento, Pasquale Viespoli, e Domenico Gambacorta, consigliere del ministro per il Sud e la Coesione territoriale.
Fadda, dal suo canto, ha voluto porre l’accento sulla gravità della situazione socio-economica in cui versa il Mezzogiorno e che verosimilmente si aggraverà in conseguenza del conflitto in atto in Ucraina, dopo aver già patito pesanti conseguenza da due anni di convivenza con il Covid 19. Ha invocato una profonda ristrutturazione delle politiche per il Mezzogiorno ed ha citato il PNRR quale opportunità ma anche una sfida per il Sud. L’Assessore regionale Armida Filippelli si è concentrata sul triste fenomeno della rinuncia agli studi: “La formazione deve essere di qualità perché occorre combattere la dispersione scolastica e noi dobbiamo accettare la sfida della digitalizzazione”.
“Il prezzo delle materie prime è aumentato. Bisogna rivedere un ingranaggio che va lubrificato – ha detto Mastella –. Ci sono difficoltà oggettive, ancora non ce ne rendiamo conto. Lo spopolamento è dappertutto non solo nel Mezzogiorno e a Benevento.”
“Sul Pnrr abbiamo avuto un confronto con Ance a Romo – ha proseguito il sindaco di Benevento -. Abbiamo chiesto a tutti i sindaci di rivisitarlo perché abbiamo programmato una serie di cose, ma c’è il rischio di partire in ritardo o di non partire proprio. Siamo in una situazione di economia prebellica. Occorre rivedere le scadenze”.
E’ intervenuto Andrea Bianchi, segretario generale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: “E’ un momento difficile. La crisi in Ucraina sta impattando sui redditi delle famiglie, occorre un intervento mirato su di loro. Il settore agroalimentare è un settore dinamico soprattutto per le aree interne. Il grano duro e la pasta rischiano un vertiginoso aumento”.
Sul Pnrr per Bianchi ha dichiarato è una sfida in cui il Sud sta partecipando in maniera significativa: “Il 40% delle risorse è destinato Mezzogiorno. Siamo preoccupati per i primi bandi, i comuni del Meridione hanno avuto difficoltà. Occorre migliorare la qualità dei servizi perché si rischia di aumentare le distanze tra i comuni piccoli e quelli più grandi”.
Conclusioni affidate a Fadda: “L’Inapp con la sua sede di Benevento, attraverso l’attività di ricerca sulle politiche pubbliche, si mette a disposizione come una sorta di catalizzatore per cercare di far integrare le politiche del lavoro con quelle di sviluppo del territorio nel Mezzogiorno”.